Giudiceandrea: «serve una politica coraggiosa. Crisi dimenticata troppo in fretta»
«I recenti, straordinari risultati delle imprese altoatesine forse ci hanno fatto dimenticare troppo in fretta quanto una crisi possa arrivare all’improvviso» ha detto il presidente di Assoimprenditori Alto Adige (Confindustria) Federico Giudiceandrea in occasione del tradizionale ricevimento di inizio anno che si è svolto presso la distilleria Roner di Termeno.
Nelle imprese associate ad Assoimprenditori lavorano più di 37.000 persone, il 90% a tempo indeterminato. «L’anno scorso – ha aggiunto Giudiceandrea – le nostre aziende hanno pagato stipendi per oltre 2 miliardi di euro e versato imposte per 553 milioni di euro, una cifra che copre da sola l’intera spesa sociale della nostra Provincia». Secondo Giudiceandrea, serve ora «una politica coraggiosa, che sappia assumersi anch’essa responsabilità. Abbiamo certamente bisogno di regole, ma queste devono essere improntate al realismo e al buon senso». Per quanto riguarda l’innovazione ha ribadito che essa, «senza la produzione, senza una ricaduta sui prodotti e sui processi, è sterile e fine a se stessa».
«Quando le proposte e le buone idee nascono dalla società e vengono condivise, anche per la politica diventa più semplice metterle in pratica – ha detto Giudiceandrea -. Il dialogo costruttivo tra le parti sociali in questi anni ha portato a risultati concreti gli sgravi fiscali relativi a Irap e addizionale Irpef, ad esempio, sono stati chiesti, promossi e sostenuti dalle imprese e dai sindacati e la riduzione del carico fiscale è andata a vantaggio prima di tutto dell’occupazione».
Nel 2017, ha ricordato Giudiceandrea, «le imprese altoatesine hanno creato 7.000 nuovi posti di lavoro in più. Il costo del lavoro medio per dipendente in Alto Adige è di circa 40.000 euro: considerando solo queste 7.000 assunzioni aggiuntive, tra retribuzioni e contributi sociali le imprese locali hanno investito nelle persone 280 milioni di euro in più rispetto all’anno prima, che sono andati a vantaggio di famiglie che vivono in Alto Adige».
Le imprese locali hanno ancora da lavorare sulla competitività: «l’export altoatesino ha fatto passi da gigante – ha osservato il presidente di Assoimprernditori – ma è anche vero che solo un’azienda su venti esporta e che rispetto a regioni vicine come Veneto, Lombardia o Tirolo c’è ancora molto da fare. Qui la politica può fare tantissimo, garantendoci le stesse condizioni di lavoro che hanno i nostri concorrenti all’estero» ha aggiunto Giudicenadrea citando la riforma urbanistica «ci auguriamo che renda più semplici insediamenti e ampliamenti aziendali e contribuisca a far scendere il costo dei terreni» attualmente su livelli decisamente molto alti, e la norma d’attuazione sull’energia, «che possa portare a vantaggi concreti anche per le imprese e le famiglie locali attraverso prezzi in linea con quelli del resto d’Europa».