Il simbolo della nuova formazione politica di Dellai-Lorenzin stoppato da Rutelli

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Margherita simobili
A dividere il simbolo della Margherita. Rutelli «una furbizia di bassa lega»

Margherita simobiliSu una delle “gambe” esterne dell’alleanza di centro sinistra incentrata sul PD, quella della nuova formazione centrista ispirata dalla ministra della salute, Beatrice Lorenzin, e dall’ex montiano trentino Lorenzo Dellai, piove la scomunica di Francesco Rutelli, il quale ha tuonato contro l’uso nel nuovo simbolo elettorale della Margherita.

Agli annunci “Rinasce la Margherita” o ecco la “Margherita 2.0”, Rutelli lancia un messaggio preciso e netto: «mi auguro che molti dei promotori non mi pongano nelle condizioni di riferire in pubblico le precise circostanze in cui, da diverse settimane, ho spiegato loro che la richiesta di sfruttare il simbolo della Margherita era sbagliata politicamente e impossibile sul piano giuridico. Una furbizia di bassa lega, infine, è il tentativo di utilizzare l’esperienza provinciale della Margherita trentina. Ottima esperienza, ma strettamente locale: il simbolo nazionale Margherita è tutelato dalla presentazione in elezioni politiche, e non utilizzabile da altri». 

Rutelli ripercorre il percorso della nascita del simbolo che ora vorrebbero utilizzare i centristi in appoggio al PD: «se dobbiamo poi risalire a chi ha introdotto in elezioni nazionali il simbolo della Margherita, la risposta è semplice: 12 anni prima della “Margherita con Rutelli”… è stato lo stesso Rutelli (assieme a Edo Ronchi)! Nelle elezioni Europee del 1989, infatti, si presentarono i Verdi Arcobaleno, i “Verdi della Margherita”, con il fiore dai molti petali a simboleggiare le culture ambientaliste e democratiche e ad occupare con questo marchio il simbolo elettorale. Basta aprire, anche in questo caso, il sito elettorale del ministero dell’Interno: il buon raccolto di quella Margherita fu di 821.281 voti (farebbero molto comodo, oggi, a diversi protagonisti elettorali…)» chiosa malizioso.