Assemblea cresciuta e rinnovata. Mai ostruzionismo né mancanza numero legale, confronto leale tra le parti politiche
«Si chiuderà nei prossimi mesi il percorso di questa legislatura. In questi anni il ruolo del Consiglio regionale è cresciuto e si è innovato» ha detto il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, nella conferenza stampa di fine anno, ricordando innovazioni come «la partecipazione ai processi decisionali europei, la valutazione dell’impatto delle leggi, l’acquisizione di informazioni, la creazione degli organi di garanzia e tutela civica».
Secondo Iacop, «la prospettiva della legislazione non deve guardare all’immediato, ma alla prospettiva, come fatto dalla nostra legge sull’invecchiamento attivo, che è stata presa ad esempio in Europa». Il presidente non ha mancato di notare che «ancora oggi il 70% dell’azione legislativa è dettata dalle iniziative dell’esecutivo, ma legislatori principe restano il parlamentare e il consigliere regionale, che devono agire sulla strategia, come avvenuto con la legge per il reddito di cittadinanza».
Facendo un bilancio della qualità dei lavori di questi cinque anni, Iacop ha evidenziato che «il Consiglio ha avuto toni anche accesi, ma il lavoro in commissione e in aula si è svolto in termini di correttezza e responsabilità: mai ostruzionismo, mai sospensione dei lavori per mancanza di numero legale. Abbiamo avuto un confronto corretto basato sempre sull’esposizione delle proprie idee». Il presidente ha ammesso che «c’è stato qualche momento di difficoltà nei rapporti tra il Consiglio e l’esecutivo, che sollecita l’agire secondo le proprie idee, mentre il Consiglio ha un assemblearismo che prevede tempi diversi. Si è comunque trovato un punto di mediazione».
«I prossimi appuntamenti della legislatura in Friuli Venezia Giulia saranno l’approvazione della riforma sul referendum regionale e la discussione del patto finanziario con lo Stato a febbraio» ha annunciato il presidente evidenziando che «il 21 aprile la legislatura finirà e la parola passerà al popolo» ricordando che «lo Statuto regionale prevede una finestra elettorale dal 25 marzo al 29 aprile» e ha quindi sottolineato che «con probabili elezioni il 4 marzo, l’ipotesi di “election day” decade perché siamo fuori dalla finestra statutaria». Per Iacop, «la fine anticipata della legislatura regionale non avrebbe senso, perché ci metterebbe nell’impossibilità di legiferare in termini di aggiustamenti di bilancio. Una presidente dimissionaria non potrebbe inoltre trattare l’accordo finanziario con lo Stato».