Beni culturali del Friuli Venezia Giulia: razionalizzata la gestione in seno all’Erpac

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Torrenti: «il provvedimento consentirà una gestione più organica delle risorse culturali della Regione»

logo erpacLa Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deliberato, su proposta dell’assessore alla cultura, Giani Torrenti in concerto con quello al patrimonio, Francesco Peroni, di assegnare allErpac (Ente regionale patrimonio culturale) beni e luoghi di prestigio, della cultura e della storia regionale come il Museo Centro Raccolta Profughi di Padriciano e di porzioni del Parco di San Giovanni (ex Opp) a Trieste, due padiglioni del Parco Basaglia a Gorizia e 3 luoghi simbolo della Destra Tagliamento, la Casa Colussi-Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa Delizia, Segheria Sigalotti di Sesto al Reghena e Palazzo Gerometta a Clauzetto.

Secondo Torrenti, si tratta di «un’attribuzione che permetterà una tutela più organica a compendi salienti della Regione. All’Erpac competeranno ora gli oneri di manutenzione ordinaria e la gestione diretta o indiretta, anche tramite soggetti terzi, secondo accordi e convenzioni, sempre in stretto contatto con la Direzione centrale Cultura». 

Il Museo Centro Raccolta Profughi di Padriciano è allestimento espositivo di carattere nazionale che testimonia il dramma dell’esodo giuliano-dalmata. Sorge sull’altopiano di Trieste dove trovarono accoglienza in condizioni molto difficili gli esuli in fuga dalla Jugoslavia nel secondo dopoguerra. Vanno all’Erpac il museo stesso e tre edifici collegati. «Questa delibera è anche l’atto che permette l’avvio del confronto con l’Unione degli Istriani – ha spiegato Torrenti – per la stipula di una convenzione intesa alla gestione di questo luogo della memoria, analogamente a quanto avvenuto con l’Associazione Partigiani Osoppo per le Malghe di Porzus». 

Il Parco di San Giovanni e il Parco Basaglia sono ambiti urbani segnati dalla rivoluzione culturale impressa dal rivoluzionario psichiatra veneziano. All’interno del parco dell’ ex Opp di Trieste la delibera di Giunta attribuisce all’Erpac una serie di strutture (teatro, ex cappella, portineria bassa, padiglioni T, L e bar, Casa Dominicale) e i terreni circostanti agli edifici del Parco. Nel caso del Parco Basaglia a Gorizia, passano alla gestione dell’Erpac il padiglione B-magazzino provinciale e l’ex padiglione A donne, con terreni circostanti. I due spazi saranno inclusi in un protocollo di rigenerazione urbana annunciato da Torrenti lo scorso 18 dicembre. 

Il Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa sorge nella Casa Colussi, dimora della famiglia materna dell’intellettuale e sua abitazione durante il periodo giovanile. Oltre alla custodia di un ricco patrimonio documentale e bibliografico e all’attività museale, il Centro studi è impegnato dal 1995 nella valorizzazione dell’opera e della figura di Pasolini. 

Palazzo Gerometta a Pradis di Sopra in comune di Clauzetto, villa veneta risalente al 1857, era stato donato alla provincia di Pordenone dai fratelli Pietro e Valerio Gerometta. Vi hanno luogo attività di ricerca e formazione musicologica, con produzioni di spettacoli e incisioni. 

La Segheria Sigalotti, segheria idraulica con mulino a ruota su antica derivazione d’acqua nella frazione di Bagnarola, era gestita dal Museo provinciale della civiltà contadina “Diogene Penzi” in convenzione con i comuni di Sesto al Reghena e Cordovado.