Cipe: approvata la tratta Alta velocità ferroviaria tra Verona-Bivio Vicenza

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De Berti: «opera importante che migliorerà i collegamenti sulla direttrice Est-Ovest»

tav freccia rossa alta velocitàIl Cipe ha approvato il progetto definitivo della tratta Verona-Bivio Vicenza della linea ad Alta velocità-alta capacità ferroviaria Milano-Venezia.

«Si tratta di un’opera statale di grande importanza – dice l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti del Veneto, Elisa De Berti, presente a Roma alla riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica – che consentirà di migliorare i collegamenti in direzione est-ovest, con rilevanti benefici in termini di mobilità per i cittadini veneti. Con il via libera del luglio scorso alla tratta Brescia-Verona, e con il risultato di oggi, acquista concretezza un progetto atteso da anni dal Veneto. Come Regione abbiamo raccolto negli ultimi mesi le istanze dei vari Comuni interessati dal tracciato per rendere meno impattante possibile l’infrastruttura – ha sottolineato De Berti – contribuendo in modo decisivo al complesso iter approvativo di questo stralcio funzionale, e facendo da interfaccia tra gli enti locali, il Ministero e Rete Ferroviaria Italiana, al fine di assicurare la sostenibilità ambientale dell’opera. Particolare importanza per il territorio rivestono alcune opere di viabilità compensativa, tra le quali il completamento della Strada Provinciale n. 38 “Porcilana” in provincia di Verona, nel comune di San Bonifacio». 

Il progetto è finanziato con il contratto di programma tra Ministero e Rfi per 2.713 milioni di euro complessivi, di cui 984 milioni per la realizzazione del primo lotto costruttivo, i cui lavori potrebbero prendere avvio nel secondo semestre del 2018. Il tracciato si sviluppa dalla stazione di Verona Porta Vescovo fino al comune di Altavilla, e prevede il raddoppio della linea con il rifacimento della stazione di Lonigo e la realizzazione della nuova stazione di Montebello, in provincia di Vicenza. 

«Il raddoppio dei binari – fa notare De Berti – avrà anche ricadute positive sull’efficienza del servizio ferroviario regionale, liberando tracce che potranno consentire un aumento delle frequenze a vantaggio dei pendolari».