Il Consiglio dei ministri, alla presenza del presidente della regione Trentino Alto Adige Kompatscher, ha delegato le competenze in materia di standard urbanististici e bilinguismo dei notai
Regalo di Natale per le province autonome di Trento e Bolzano da parte del governo di Paolo Gentiloni che approva due nuove norme di attuazione dello Statuto speciale.
Il presidente della regione Trentino Alto Adige e della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha partecipato a Roma alla riunione del Consiglio dei ministri presieduta dal premier Gentiloni, nel corso della quale sono state approvate due norme che attuano lo Statuto di autonomia. «Dall’inizio di questa legislatura – commenta Kompatscher – siamo giunti a quota 18 norme di attuazione approvate dal governo, a conferma che la collaborazione fra Bolzano e Roma funziona, e che a livello nazionale si stanno rispettando gli accordi presi nel 2015 per mettere in sicurezza l’autonomia speciale delle due province. Ritengo che sia questa, ovvero quella dell’ampliamento delle competenze, la strada maestra da seguire per riuscire a garantire il massimo livello di autogoverno al nostro territorio e per dare risposte concrete alle richieste di maggiore autonomia».
La prima norma di attuazione approvata dal governo riguarda l’attribuzione alle due province autonome di Bolzano e Trento della competenza primaria in materia di definizione degli standard urbanistici: si tratta in maniera particolare della possibilità di determinare a livello locale, in totale autonomia, i limiti legati a distanze fra edifici, altezze, densità delle costruzioni e rapporti massini fra gli spazi destinati a insediamenti pubblici, privati, residenziali e produttivi, comprese aree verdi e parcheggi. «Si tratta di uno strumento importante – commenta Kompatscher – che ci consentirà di pianificare al meglio, nel lungo periodo, la gestione di un territorio che presenta caratteristiche particolari in quanto situato all’interno di una zona sensibile come quella alpina».
Via libera, inoltre, anche alla norma di attuazione che inserisce l’obbligo di bilinguismo per i notai. Negli anni scorsi, lo Stato aveva varato una serie di norme in materia di concorrenza che consentivano ai notai di aprire un ufficio secondario all’interno del territorio del distretto della Corte d’appello di competenza, che nel caso specifico comprende non solo l’Alto Adige, ma anche il Trentino. «Sarebbe stato a rischio il rispetto del bilinguismo negli atti notarili – sottolinea Kompatscher – uno dei principi che stanno alla base del diritto all’utilizzo della propria madrelingua nei rapporti con la pubblica amministrazione e nei procedimenti giudiziari. Con questa norma d’attuazione inseriamo la conoscenza della lingua tedesca come presupposto necessario per lo svolgimento delle funzioni notarili in provincia di Bolzano», mettendo di fatto un freno all’invasione di notai da fuori provincia.