Una realtà in salute, capace di proporre ogni anno più di 60 concerti che ha al suo attivo 223 anni di vita. Tra le novità della Stagione 2018 il cambio d’orario dei concerti
La Società Filarmonica di Trento, sodalizio musicale da camera attiva da ben 223 anni, ha presentato la nuova Stagione dei concerti 2018 che inaugura il prossimo 15 gennaio con una grafica rinnovata interpretata da una giovane artista che cammina spedita suonando il suo violino, richiamando simbolicamente la Società Filarmonica, un’istituzione che corre per realizzare più di 60 concerti all’anno, gratificando così circa 14.000 spettatori di tutte le età.
In un contesto di risorse calanti e tutto sommato limitate, mantenere inalterata la qualità è cosa sempre più difficile, ma la struttura snella della Società, realtà senza fine di lucro e con una consolidata buona dose di volontariato di tutta la direzione, unita alla capacità del direttore artistico Antonio Carlini di scovare eccellenti artisti emergenti consentono di programmare stagioni di altissimo livello, con esecutori che molto spesso dopo poco assumono notorietà internazionale, diventando spesso non più ingaggiabili per questioni di bilancio.
Sono sei le formule della proposta culturale della Società per il 2018: quella principale costituita dalla Stagione dei Concerti, i Concerti della Domenica, Invito all’ascolto, Fa-Re per gli studenti più giovani, MiniFilarmonica per i più piccini e Serate Jazz.
La Stagione dei concerti è il fiore all’occhiello, il “decumano” delle iniziative svolte dalla società, iniziata dopo il secondo dopoguerra e oggi riconosciuta come una tra le più qualificate Stagioni cameristiche a livello nazionale, nonostante si svolga in una provincia ai confini dell’impero, che annovera una sala spesso esaurita con presenze stabili, circa 5.000 a stagione, insieme ad un pubblico attento ed affezionato.
Due le novità per la Stagione dei concerti 2018: la proposta “New Stars”, con mini abbonamento, per 4 giovani stelle nascenti che vanno assolutamente ascoltate dal vivo e l’anticipazione degli spettacoli alle 20,30 anziché alle 20,45.
I prezzi di abbonamenti e biglietti rimangono invariati rispetto allo scorso anno (abbonamenti interi 200 euro e ridotti 170 euro sottoscrivibili fino al concerto di inaugurazione, biglietti rispettivamente 25 e 18 euro). Per gli abbonati ci sarà un biglietto omaggio per i Concerti della Domenica da utilizzare in data di loro scelta.
Concerti della Domenica, esperienza conclusa a maggio con presenze in leggera crescita, circa 1.700, ed un programma variegato di proposte, dall’anno prossimo la programmazione tornerà alla cadenza settimanale, aggiungendo però un concerto alle consuete nove esibizioni.
Invito all’ascolto ha centrato il tutto esaurito (oltre 2.600 presenze) per i 10 appuntamenti al mattino del martedì conferma il gradimento della proposta, rivolta in particolare ai frequentatori dell’università della terza età e del tempo libero, che vede convolti sul palco una trentina di giovani musicisti, perlopiù trentini.
Fa-Re, la proposta formativa organizzata appositamente per gli studenti delle scuole medie, ha registrato ampio gradimento (più di 4.000 presenze) nonostante quest’anno sia mancato il sostegno della Fondazione Caritro, che coinvolge in alcuni casi gli stessi artisti presenti nelle Stagioni, una sorta di Invito all’ascolto per i più giovani.
Per la MiniFilarmonica buona partecipazione ai tre appuntamenti al sabato pomeriggio, pensati per i piccoli di oggi, potenziali “filarmonici” di domani, con proposte di musica fusa in modo spettacolare col teatro, integrando la formazione partecipata col gioco, grazie ad una collaudata collaborazione con la Scuola dei Minipolifonici e di numerosi docenti e musicisti trentini.
Infine, per le Serate Jazz è giunta felicemente alla terza edizione questa iniziativa costituita da tre incontri di formazione e ascolto sulla storia del jazz, (con una media di 90 presenze paganti in sala per ogni incontro) con degustazione finale di prodotti e vini rigorosamente trentini doc.
Tornando alla Stagione dei concerti 2018 che inizia il 15 gennaio con un pianismo smagliante ma controllato che ha già consegnato al poco più che ventenne Filippo Gorini – al cui invito ha contribuito l’inedita collaborazione con lo Steinway Prizewinner Concerts Network (SPCN) – il prestigioso premio Beethoven di Bonn, il cartellone ospita la voce freschissima della soprano calabrese Francesca Aspromonte ha già meravigliato il pubblico della Carnegie e Wigmor Hall, del Musikverein di Vienna e del festival ad Aix-en-Provence, mentre lo Josef Suk Piano Quartet ha conquistato il “Premio Trio di Trieste” per la musica da camera; infine il Quartetto Van Kuijk, fondato a Parigi nel 2012, appena nominato “Rising Star” per la stagione 2017-18 dalla Philharmonie di Parigi.
Nel sempre affollato panorama internazionale delle formazioni da camera offerto dalla Stagione di Trento, un posto d’assoluta preminenza merita quest’anno il ritorno sul palcoscenico di tre violinisti speciali: Leonidas Kavakos, Isabelle Faust e Klara Yumi-Kang, la “nobiltà” più frizzante del violinismo mondiale, espressione di tre generazioni (pur anagraficamente vicine) d’interpreti. Accanto a loro, ma non in secondo piano, accompagnatori sensibilissimi come Enrico Pace e Alexander Melnikov.
Tra i tanti, due appuntamenti riservati alla musica “ante” Ottocento, proposta con interpretazioni filologiche. In primavera si potrà ascoltare il Concerto de’ Cavalieri diretto da Marcello Di Lisa, affiancato da Maurice Steger: una formazione giovanissima fondata a Pisa, affermatasi rapidamente in tutta Europa per la sua speciale aggressività ritmica e qui presente con il massimo virtuoso al mondo di flauto dolce, per l’appunto lo svizzero Maurice Steger, ormai accostato a Paganini e Liszt per la sua disarmante scioltezza tecnica. E dopo il brivido della velocità, in autunno, l’incanto della melodia grazie alla collaborazione tra la già citata Francesca Aspromonte e il complesso strumentale Il Pomo d’oro diretto da Enrico Onofri che riunisce alcuni tra i migliori giovani musicisti al mondo per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti d’epoca.
In locandina capolavori assoluti di Corelli, Beethoven, Brahms, Ligeti e Debussy e altrettanti celebri artisti come Alexander Lonquich, Yulianna Avdeeva, Lukas Vondraceck, Beatrice Rana, Adolfo Gutierrez Arenas e un altro graditissimo ritorno, quello della incantevole organista Iveta Apkalna unita al coro simbolo della Lettonia, il Latvian Choir.