Trova casa in Italia a Ferrara l’Orchestra giovanile europea

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Franceschini Maggioni Euyo
Lascia Londra dopo la “Brexit”. Franceschini: «primeggiamo in cultura»

Franceschini Maggioni EuyoUn concerto al Teatro “Abbado” di Ferrara nel marzo 2018 sarà il debutto ufficiale nella nuova sede italiana per la European Union Youth Orchestra (Euyo), composta da 160 elementi su 3.000 musicisti di età compresa tra i 16 e i 26 anni, selezionati annualmente nelle audizioni che si tengono in tutti i 28 Stati membri dell’Unione Europea.

Un trasferimento dell’ensemble, nel post “Brexit”, dalla Gran Bretagna all’Italia sancito dall’accordo firmato nella sede Rai di Via Asiago a Roma tra il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, la presidente della Rai Monica Maggioni, il comune di Ferrara e Ian Stoutzker e Sir John Tusa, co-presidenti della Euyo, nata nel 1976 dal progetto di Claudio Abbado di un’Orchestra Sinfonica di Giovani dell’Ue. 

«Si è pensato a Ferrara perché era proprio il luogo di Claudio Abbado, che ha pensato e voluto quest’orchestra» ha ricordato Monica Maggioni. Compito della Rai «è fare da cassa di risonanza per realtà come l’Orchestra Giovanile». Un’iniziativa che rientra tra le tante in programma, attraverso la colaborazione mediatica con il Mibact, per il 2018 “Anno Europeo del Patrimonio Culturale”. Fra le prime, a gennaio, quattro puntate su Rai1 di “Meraviglie – La penisola dei tesori” con la conduzione di Alberto Angela. «Per quest’azienda – ha aggiunto Maggioni – costruire un racconto culturale del nostro Paese e del nostro essere nel mondo è missione quotidiana». 

In questi quattro anni come Paese «abbiamo cercato di rafforzare il nostro impegno per la cultura in Italia con risorse e riforme – ha detto Franceschini – ma anche in Europa abbiamo cercato di sostenere la centralità degli investimenti in cultura come pilastro dell’integrazione europea. E speriamo che il 2018 segni l’anno di svolta per convincere sempre di più i grandi decisori della Ue». Perché investire in cultura significa anche «trovare gli strumenti migliori per contrastare tutte le grandi paure del nostro tempo, quelle che originano meccanismi difensivi come i populismi e i nazionalismi». E a proposito dell’arrivo in Italia della Euyo: «”Brexit” ha avuto tante conseguenze negative, ma anche qualcuna positiva come questa». L’Italia, per Franceschini, «ha la possibilità di esercitare una leadership nel mondo se investe in cultura».