Anche Trento coinvolta nel programma governativo di riqualificazione urbana

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I 18 milioni in arrivo da Roma saranno utilizzati per ristrutturare l’area “Santa Chiara” per realizzare spazi culturali per i giovani, un parco rinnovato, uffici comunali, urban center

riqualificazione area S. Chiara trento renderingE’ stata sottoscritta A Roma dal sindaco di Trento Alessandro Andreatta e da Paolo Aquilanti, segretario generale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, la convenzione che dà il via al programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.

Finanziato a livello nazionale con 2,1 miliardi, il programma mette a disposizione del comune di Trento 18 milioni che saranno investiti nel progetto di rifunzionalizzazione e riuso sostenibile dell’area Santa Chiara.

Il progetto “Santa Chiara Open Lab”, curato dal Servizio attività edilizia del comune, è stato suddiviso in otto moduli, diversi tra loro quanto a durata dell’intervento e importi. Il primo modulo riguarda la ristrutturazione dell’ex casa di riposo, che diventerà la nuova sede degli uffici tecnici comunali. Quarantacinque i mesi di lavoro previsti nel cronoprogramma, 12 milioni e mezzo l’importo totale di progetto e lavori. Il progetto è ora in appalto con scadenza per la presentazione delle offerte il giorno 15 gennaio 2018.

Il secondo modulo è il restauro dell’ex mensa Santa Chiara, che ospiterà l’Urban center, la sede degli ordini professionali, un centro culturale per giovani con aree per il co-working e sale conferenze. Trentasette i mesi di lavori, due milioni e mezzo il costo totale dell’intervento.

La ristrutturazione della palazzina degli ex uffici della Rsa è stata inclusa nel terzo modulo: gli spazi un tempo dedicati all’amministrazione della vecchia casa di riposo diventeranno un centro diurno per anziani, un asilo nido interaziendale e unità abitative per il co-housing solidale. Un milione il costo dell’intervento, che richiederà 25 mesi di lavori.

Il quarto modulo, del valore di 400.000 euro, è il restauro della chiesetta del Redentore, che sarà dedicata a finalità culturali. Diciassette i mesi di lavoro necessari. Il quinto modulo del progetto prevede la “riqualificazione degli spazi aperti e del tessuto connettivo del comparto”, con il ridisegno del parco e dei suoi percorsi e la creazione di aree per il relax, punti per il noleggio di biciclette, aree gioco. L’area sarà dotata di un impianto di fitodepurazione che consentirà di purificare e accumulare l’acqua raccolta dai tetti degli edifici e dalle superfici pavimentate del parco. I lavori dureranno 20 mesi e costeranno 1,4 milioni di euro.

Il sesto modulo riguarda lo sviluppo di nuovi sistemi per la sicurezza urbana e per il coinvolgimento dei cittadini: strategie e soluzioni “intelligenti” per aumentare la percezione della sicurezza si integreranno con la trasformazione della rete di illuminazione (150.000 euro, 12 mesi di lavoro). All’interno dello stesso modulo, il progetto “U-Hopper” si propone di favorire un dialogo virtuoso tra cittadinanza e pubblica amministrazione  e all’implementazione di un sistema semplice e intuitivo che consentirà di trasmettere segnalazioni o richieste d’intervento (9 mesi di lavoro, 120.000 euro di finanziamenti, in parte privati).

Il settimo modulo è quello riguardante l’attività di promozione e formazione sui temi della resilienza urbana e dei cambiamenti climatici (50.000 euro, 15 mesi di lavori), mentre l’ultimo modulo, che non riceve finanziamenti pubblici, riguarda il complesso Habitat (cosiddetta area Tosolini).

La convenzione firmata oggi prevede che le risorse statali vengano erogate previa verifica dello stato di avanzamento dei singoli interventi. La quota di finanziamento anticipato del 20% sarà stanziata solo in presenza di progetti definitivi ed esecutivi e delle autorizzazione necessarie all’avvio dei lavori.