Brunetta: «la presidenza del Friuli Venezia Giulia spetta a Forza Italia». Lupi: «un centro destra unito può battere la sinistra»
In Friuli Venezia Giulia si prepara il post-Serracchiani e il centro destra sta tessendo lo scenario per potere vincere sia alle politiche che alle regionali, che con tutta probabilità saranno accorpate in un’unica data elettorale ai primi di marzo 2018.
Forza Italia scende in campo con tutto il peso dei big nazionali per reclamare la presidenza della Regione, stoppando le ambizioni della Lega che ha già candidato per la carica il segretario regionale e capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga. Per la coordinatrice regioanle di Forza Italia, Sandra Savino, «Riccardo Riccardi è il solo esponente del centrodestra capace di ricostruire la Regione dalle macerie che la fuggitiva Serracchiani ci lascerà e di rendere nuovamente il Friuli Venezia Giulia un modello per tutto il Paese. I cinque anni che si stanno concludendo – ha proseguito l’esponente azzurra – portano con sé come conseguenza logica una nuova sfida, quella del nostro ritorno al Governo, a Roma come a Trieste. Ed è proprio sulla partita per la Regione che ora dobbiamo concentrare i nostri sforzi. E’ anche evidente che se non fosse per il nostro presidente Silvio Berlusconi nessuno di noi ora sarebbe qua. A lui va tutta la nostra gratitudine per essere stato in grado di sopportare tutti i disperati tentativi della sinistra di eliminarlo sui giornali e nelle aule di tribunale, non essendo in grado di sconfiggerlo politicamente. Il risultato è che oggi nemmeno la sinistra – ha concluso – osa più mettere in discussione la sua statura di statista e la sua grandezza umana e politica».
Su Riccardi cala l’imprimatur anche del capogruppo alla Camera di Fi, Renato Brunetta: «dopo Musumeci in Sicilia, indicato da Fratelli d’Italia, e dopo la normale candidatura dell’ottimo Maroni, della Lega, per la riconferma in Lombardia, spetterà a Forza Italia indicare i candidati in Lazio, in Friuli e in Molise. Noi vogliamo, come è sempre stato, il candidato migliore e stiamo lavorando per questo. In Friuli abbiamo già l’ottimo Riccardo Riccardi, stiamo lavorando per trovare un nome altrettanto forte anche nel Lazio e in Molise».
Anche Autonomia Responsabile e Alternativa Popolare scaldano i motori per gli appuntamenti elettorali. «Sui candidati per le politiche o le regionali decideranno i territori, visto che noi li abbiamo sempre considerati come elemento fondamentale della nostra formazione politica – ha detto a Udine Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Alternativa popolare -. Penso sia ghiotta l’opportunità di fare anche in Friuli Venezia Giulia una proposta politica seria e se la cultura di centrodestra non coglie questa opportunità, perde. Non ripetiamo gli errori del passato, perché se abbiamo perso in questa regione cinque anni fa qualche responsabilità la abbiamo».
Lupi ha poi sottolineato che «per la costruzione di una forza moderata di centro qui in Friuli c’è un lavoro molto buono fatto dai nostri consiglieri regionali con il gruppo di Autonomia Responsabile del già presidente Renzo Tondo. Questo lavoro – ha precisato – ha indicato la strada e la indicherà anche per le prossime elezioni regionali». Sull’ipotesi di Tondo candidato, a livello regionale o nazionale, ha ribadito che «la decisione spetterà a lui, ma le scelte le faranno i territori. E’ un valore e una risorsa che sarebbe un assoluto peccato sprecare, ma prima di arrivare al candidato, bisogna prima dimostrare, come già stiamo facendo, che c’è una proposta in campo, e solo in seguito individuare – ha aggiunto Lupi – la persona che meglio la può rappresentare, sia a livello regionale, sia nazionale».
«Non andremo con il piattino a fare l’elemosina, ci siamo legittimati e corriamo da soli, con le nostre proposte costruttive, attente alle esigenze del nostro territorio come quelle che abbiamo presentato con Autonomia Responsabile sulla Finanziaria della Regione» ha detto il capogruppo di Alternativa Popolare, Alessandro Colautti, intervenendo sul tema delle prossime elezioni regionali all’incontro pubblico con il coordinatore nazionale Maurizio Lupi. «Abbiamo costituito in consiglio regionale una forza autonoma e orgogliosa, sempre nel perimetro del centrodestra – ha proseguito Colautti – facendo sistema e guardando alla soluzione dei problemi senza farci condizionare dai meri bipolarismi che avvelenano il clima politico e che impediscono poi di fatto di governare e fare le scelte giuste. Abbiamo preso posizioni anche “borderline” e dunque rivendichiamo la nostra autonomia, che ci ha reso credibili». Tondo ha detto che «Ap e Ar stanno lavorando insieme da tempo già nell’ambito del consiglio regionale. Nell’ultimo periodo il lavoro è stato ancora più intenso per formare un laboratorio politico che porti a un nuovo e quarto soggetto. Vorremmo raccogliesse le posizioni moderate del centrodestra in maniera unitaria. Autonomia guarda in questo senso a Raffaele Fitto, mentre Alternativa a Maurizio Lupi. La prossima settimana – ha concluso – ci saranno notizie in questo senso».