Kurz e Strache lo hanno presentato al presidente della Repubblica Van der Belle
Il nuovo governo austriaco nero-blu è pronto: il cancelliere designato Sebastian Kurz, popolare dell’Oevp, il più giovane premier del mondo (31 anni), ed il suo vice Heinz-Christian Strache, leader del partito populista di destra Fpoe, lo hanno presentato al presidente della Repubblica Alexander van der Bellen nella Hofburg di Vienna.
Kurz ha definito la nuova compagine di governo come «un’ottima e forte squadra», mentre Van der Bellen ha tenuto a rassicurare l’opinione pubblica internazionale spiegando che «nei colloqui ci siamo trovati d’accordo che è nell’interesse nazionale dell’Austria essere al centro di una Unione europea forte, e di contribuire a una forte Comunità europea».
Sedici persone faranno parte della squadra di governo di Sebastian Kurz, secondo quanto scrive l’Apa: oltre al cancelliere, sette ministri e una sottosegretaria del partito popolare Oevp e sei ministri e un sottosegretario degli alleati del Fpoe. Il ministro per la Cancelleria, l’Ue, i Media, l’Arte e la Cultura è Gernot Bluemel; alle Finanze, Hartwig Loeger; all’Economia, Margarete Schramboeck; Istruzione e Università e Asili infantili, Heinz Fassmann; Donne e Famiglia, Juliane Bogner-Strauss; Giustizia e Riforme statali, Josef Moser; Agricoltura e Ambiente, Elisabeth Koestinger; sottosegretaria agli Interni, Karoline Edtstadler. Per il Fpoe, ci saranno il vicecancelliere Heinz-Christian Strache; agli Interni, Herbert Kickl; alla Difesa Mario Kunasek; alle Infrastrutture, Norbert Hofer (già candidato alla presidenza della Repubblica e battuto sul filo di lana dal verde Van der Bellen); Sociale e Salute, Beate Hartinger; Esteri, Karin Kneissl; sottosegretario alla Finanze Hubert Fuchs.
Anche in Alto Adige la destra tedesca brinda alla nascita del nuovo governo austriaco cui si chiede di valutare la possibilità di concedere ai sudtirolesi anche la cittadinanza austriaca. «Per il Sudtirolo – afferma il consigliere provinciale della Suedtiroler Freiheit, Sven Knoll – si apre un’occasione storica di valore inestimabile. I sudtirolesi potranno così riavere la cittadinanza austriaca. Non si tratta solo di una riparazione storica, ma anche di un’assicurazione per il futuro», prosegue Knoll. Per il leader dei Freiheitlichen, Andreas Leiter Reber, «il doppio passaporto è un passo importante verso un’Europa moderna, nel rispetto dei gruppi etnici autoctoni in Stati estranei». La doppia cittadinanza – afferma – «rafforza l’identità e il legame con la nostra patria Austria». La richiesta potrebbe essere fatta propria anche dagli ambienti autonomistici del confinante Trentino, che costitutiva parte integrante dell’Impero austrungarico fino al termine della Prima Guerra mondiale, a parti invertite con l’odierno Alto Adige, come italiani minoranza in un paese austriaco.