Prosegue il dialogo con le richieste delle amministrazioni locali
Regione Veneto e Regione Emilia Romagna hanno preso parte a Roma, al ministero degli Affari regionali, al tavolo sulla sanità nell’ambito della trattativa sull’autonomia differenziata. L’incontro, cui non era presente la Regione Lombardia, si è svolto in presenza dei tecnici del ministero della Salute e del ministero Affari regionali.
Su invito del sottosegretario, Gianclaudio Bressa, le due delegazioni hanno introdotto i temi in materia sanitaria di specifico interesse per le due Regioni. Per il Veneto, il direttore della sanità regionale Domenico Mantoan ha espresso le prime richieste di maggiore autonomia. Tra queste, l’eliminazione/attenuazione dei vincoli di spesa specifici in presenza di un equilibrio economico complessivo; la formazione da parte della Regione dei professionisti sanitari, con particolare riferimento alle specializzazioni mediche; la remunerazione, valorizzazione, e incentivazione dei professionisti sanitari, con la possibilità di attivare contratti regionali di lavoro, come secondo livello di contrattazione collettiva.
Altre richieste di autonomia avanzate dal Veneto riguardano lo status dei professionisti sanitari, con riferimento anche alla disciplina della libera professione; il sistema di governance delle aziende ed enti sanitari; la possibilità di superamento dei ticket nazionali.
Su questi temi, che andranno sviluppati in un documento formale da sottoporre al Ministero, il Governo ha chiesto di evidenziare le motivazioni, legate anche alla virtuosità della Regione, ai suoi livelli di efficienza, alle capacità dimostrate di gestire il sistema sanitario regionale, che sottostanno alla richiesta di forme particolari di autonomi.