Fascismo: la ex Casa del fascio di Predappio trasformata in centro di documentazione

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Casa del fascio a Predappio
Idea supportata dal comune e dall’amministrazione PD. L’Anpi protesta la propria «ferma contrarietà alla celebrazione della dittatura fascista»

Casa del fascio a PredappioA tre giorni dall’apertura, continua a far discutere il progetto di trasformare la Casa del fascio di Predappio, paese natale di Benito Mussolini, sulle colline forlivesi, in un museo e in un centro di documentazione sul fascismo e su tutti i totalitarismi.

Sabato 9 dicembre il primo passo con la mostra che illustrerà il percorso museale, promosso dal comitato scientifico diretto da Marcello Flores. La Casa del fascio di Predappio è un edificio monumentale, esempio di architettura razionalista, che fa parte degli edifici che il duce volle costruire nel suo paese natale. Da decenni è inutilizzata e necessita di una ristrutturazione per la quale si stanno cercando i fondi. L’idea è venuta al sindaco del Pd Giorgio Frassinetti con un duplice obiettivo: da una parte recuperare un edificio storico che versa in pessime condizioni, dall’altra trasformare il paese da meta di pellegrinaggi nostalgici di turisti in camicia nera, a centro di documentazione e divulgazione sulle pagine più drammatiche della storia del Novecento. 

A tre giorni dall’inaugurazione è intervenuta l’Anpi per diffidare le istituzioni ad andare avanti con questo progetto. Il neo presidente dell’Anpi, Carla Nespolo, ha però espresso «ferma contrarietà ad una iniziativa che rischia di configurarsi come celebrativa della dittatura fascista, seppure al di là dell’intenzione dei promotori. Già oggi Predappio è meta di vergognosi pellegrinaggi nostalgici che sarebbero sicuramente favoriti e intensificati dal museo così come prospettato. Un progetto che non è stato discusso con nessuno e tantomeno con l’Anpi e le altre associazioni combattentistiche e partigiane appare come una forzatura». 

In occasione degli anniversari della nascita e della morte di Mussolini e della marcia su Roma, a Predappio si radunano migliaia di nostalgici che visitano il paese e rendono omaggio alla tomba del duce nel cimitero del paese e che lasciano sul territorio ingenti risorse a vantaggio dell’economia locale. Ci sono anche un paio di negozi che vendono souvenir fascisti. 

Il comune di Predappio, che ha chiesto aiuto a Regione e governo per restaurare l’edificio, ha provato a disinnescare le polemiche nominando un comitato scientifico composto da studiosi che non possono certo essere accusati di simpatie verso il fascismo, ma questo non è bastato a convincere i critici.