L’attrattività imprenditoriale del Trentino: una sfida aperta

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Convegno a Trento su iniziativa della Provincia e di Ocse

pat convegno su sviluppo economiaTutti i territori, sia in Italia che in Europa, lottano per stabilire delle condizioni che consentano alle aziende locali di prosperare e di attrarre aziende e investitori dall’esterno. Se ne è parlato a Trento nel corso del convegno “Promuovere l’attrattività imprenditoriale del Trentino” promosso dalla Provincia in collaborazione con il Centro Ocse Leed di Trento per lo Sviluppo Locale.

«L’attrattività complessiva è il risultato di una serie di fattori – ha detto aprendo i lavori il direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti – che vanno da misure specifiche di sovvenzione e da un quadro legislativo favorevole, superando gli oneri normativi e burocratici, a condizioni di contesto più ampie, come la sicurezza sociale, un adeguato sistema scientifico, la disponibilità di risorse umane qualificate e di un mercato del lavoro dinamico, istituzioni amichevoli e buone condizioni di vita per le persone». Nicoletti ha poi affrontato il tema del passaggio dalla competizione tra le aziende alla competizione tra territori, in un mondo globalizzato, ove sempre più i territori competono tra loro per attrarre imprese. «Occorre creare ecosistemi produttivi dinamici e innovativi – ha detto – come leva per aumentare la ricchezza e il benessere della popolazione e la generazione di un sistema territoriale favorevole alla permanenza delle imprese, lavorando su condizioni di contesto che interessano una pluralità di soggetti e di variabili. Queste sono le sfide del Trentino di oggi. In tale contesto – ha aggiunto Nicoletti – un ruolo importante lo gioca la pubblica amministrazione impegnata a modernizzare il sistema pubblico, secondo principi di semplificazione, innovazione, qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese, nonché di efficienza e di economicità nell’utilizzo delle risorse pubbliche».

Il Trentino – è stato ricordato nel corso del convegno – ha intrapreso un’azione globale tesa a migliorare strutturalmente le condizioni generali per aumentare la sua attrattività e il suo clima imprenditoriale. In particolare la Provincia ha adottato una legge specifica per affrontare la questione (l.p. n. 10/2012) e nel 2016 ha avviato un processo di semplificazione dei controlli sulle imprese sotto il coordinamento del Dipartimento affari istituzionali e legislativi, che ha elaborato un piano per semplificare i controlli sulle aziende che comprende anche una serie di azioni per sostenere la competitività del territorio trentino. Il Centro Ocse Leed di Trento per lo Sviluppo Locale sta sostenendo la provincia di Trento nel coordinamento di questo progetto portando la propria visione e competenza internazionale. E l’attenzione è rivolta all’ecosistema di piccole e medie imprese ed agli strumenti anche informatici che possono rendere più efficiente e maggiormente coordinata l’attività di vigilanza: in questa direzione una parte importante del progetto è riservata alla costruzione del Registro unico dei controlli sulle imprese, affidato ad Informatica trentina.

In tale contesto il seminario si è concentrato sulle principali sfide che riguardano le azioni necessarie per superare gli oneri esistenti, in primo luogo amministrativi, ma anche finanziari e relativi ai servizi alle imprese disponibili a livello locale, e per facilitare l’avvio di nuove attività imprenditoriali innovative, nonché attrarre investimenti diretti dall’estero e favorire la proiezione internazionale delle imprese. 

Mariangela Benedetti della funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha auspicato che l’attività di semplificazione venga considerata una costante dell’agire amministrativo, misurandone i risultati con attenzione: solo a queste condizioni la riduzione degli oneri sulle imprese può essere considerata una misura significativa per una comparazione tra territori.

Ha chiuso i lavori Fabio Scalet, dirigente del Dipartimento affari istituzionali e legislativi, che ha raccolto e condensato gli interventi come riconducibili a due canoni fondamentali: conoscenza e qualità del territorio e dell’ambiente. Questi sono i presupposti fondamentali ed imprescindibili per qualsiasi azione volta a sostenere l’attrattività.