Roma eroga ulteriori soldi e competenze alle province di Trento e Bolzano. Il Veneto: «e a noi?»

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Bottacin: «il Governo alla frutta di Gentiloni si gioca gli ultimi saldi elettorali. Volgiamo anche noi potere decidere sulla nostra energia idroelettrica»

Bottacin«Ancora un inaccettabile regalo a Trento e Bolzano da parte di un governo ormai ai saldi elettorali, ben consapevole vista anche la nuova legge di quanto possano essere preziosi i voti “speciali” dei futuri deputati di quell’area». A dirlo l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che fra le sue deleghe ha anche la specificità di Belluno.

«Mentre il luogotenente locale piddino Roger De Menech – aggiunge Bottacin – si fa immortalare sorridente per aver rinegoziato poco più che le briciole per i territori di confine su una legge che peraltro fu voluta da Calderoli e Brancher, il suo governo ha fatto l’ennesimo pesantissimo cadeau ai nostri vicini di casa, conferendo alle province autonome le competenze in materia di energia elettrica. Vergogna! Carriole di soldi ed energia elettrica gratis a loro – sottolinea Bottacin – mentre per il Veneto si avanza a piccoli passi nonostante il nostro popolo abbia votato in massa il referendum e per Belluno non sia stato battuto nemmeno un colpo». 

«Già quest’anno – spiega allarmato l’assessore – abbiamo avuto grossi problemi con i nostri vicini a Statuto speciale. L’Adige era in secca, creando grossi problemi per l’agricoltura e anche per gli acquedotti del Veneto, tant’è che per ottenere che il Trentino ci rilasciasse un po’ d’acqua ho dovuto far intervenire il ministero dell’Ambiente e il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Con questa novità normativa, in casi di questo genere, la situazione diventerà ancora più pericolosa in quanto il Trentino Alto Adige ora acquisisce un potere assoluto e pertanto, in caso di scarsità idrica, non avremo più nessuna arma di tutela».

Per Bottacin «fortunatamente ormai questa sciagurata legislatura volge al termine. Il mio auspicio è che con il governo che verrà, di cui sono certo faremo parte, si possa dare seria attuazione all’autonomia della Regione Veneto e, a caduta, anche alla nostra montagna, certamente più forte all’interno di un Veneto più forte. E con la gestione della nostra acqua ed energia».