Fincantieri consegnata ufficialmente nave Msc Seaside, la più grande da crociera realizzata in Italia, alla presenza di Mattarella

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Bono: «come gruppo abbiamo ordini per 25 miliardi di euro». Aponte: «MSC è pronta per nuove commesse a Fincantieri per 1,8 miliardi di euro». Delrio: «dopo la riforma dei porti, dobbiamo recuperare traffico» 

Fincantieri varo MSC Sesaside 1E’ stata consegnata a Monfalcone la nave MSC “Seaside”, la prima di due navi di prossima generazione realizzata da Fincantieri per MSC Cruises, la più grande compagnia di crociere a capitale privato al mondo e leader di mercato in Europa, Sudamerica e Sudafrica. 

La nuova nave è stata presentata ufficialmente durante una cerimonia che tenuta alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di altre autorità e dei vertici delle due società. MSC “Seaside” è la più grande nave finora realizzata in Italia. Lunga 323 metri e con una stazza lorda di 154.000 tonnellate, la nuova unità può ospitare 5.179 passeggeri a bordo. Assieme alla gemella MSC “Seaview”, che sarà consegnata nella primavera del 2018, rappresentano il nuovo standard di riferimento in termini di rispetto dell’ambiente. La nave, inoltre, è pienamente conforme alle regole del sistema di sicurezza “Safe return to port”. 

Mattarella è stato accolto nei cantieri di Monfalcone  dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e dai vertici di Fincantieri e Msc Crociere. Insieme a Mattarella è giunto a Monfalcone il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il presidente del gruppo Msc, Luigi Aponte, il presidente di Msc Crociere, Pierfrancesco Vago, l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. 

«Msc tiene oggi a battesimo la sua XIV nave da crociera – ha detto Gianluigi Aponte – e con le due nuove navi che arriveranno si afferma come il quarto gruppo al mondo nel settore crociere, e il secondo al mondo nel settore container. La presenza del presidente Mattarella e del ministro Delrio ci onora”. A far da madrina al varo di Seaside la nipote di Aponte, Asia. Aponte ha annunciato una nuova commessa per 1,8 miliardi a Fincantieri per la realizzazione di due nuove navi da crociera.

La nuova nave da crociera Msc “Seaview”, in costruzione alla Fincantieri di Monfalcone, sarà battezzata il 2 giugno prossimo a Civitavecchia. Lo ha annunciato il presidente di Msc Crociere, Pierfrancesco Vago, precisando che «la scelta della Festa della Repubblica non è stata fatta a caso, e vuole sottolineare l’italianità del nostro gruppo». Rivolgendosi al presidente della repubblica Mattarella, Vago lo ha invitato al battesimo della nuova nave.

Per la nuova nave da Crociera “Seaside”, Msc ha investito 700 milioni di euro «e la contemporanea realizzazione della nave gemella “Seaview” comporta lavoro per oltre 7.000 addetti» ha detto Vago sottolineando l’importanza della “Blue Economy”, l’economia del mare: «nel 2018 MSC porterà in 14 porti italiani 3 milioni di passeggeri. Sono i numeri della “Blue Economy”, un’economia che vale 43 miliardi l’anno e 835.000 posti di lavoro». Vago ha ricordato che «10.000 italiani sono dipendenti di MSC, ma abbiamo un piano di investimenti per 30.000 assunzioni in Europa». Sul prodotto italiano, MSC ha già investito 1,7 miliardi di euro ai quali se ne assommeranno altri 1,8 per i prossimi anni.

Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, intervenendo alla cerimonia ha sottolineato come «la crescita continua in modo più sostenuto, in questo e negli anni successivi, e credo che quest’anno l’azienda possa dare il giusto riconoscimento agli azionisti con un dividendo e il fatturato 2017 di Fincantieri sarà intorno ai 30 miliardi di euro». Per Bono «la nostra operazione con la Francia è un segnale importante perché l’Europa capisca che può essere un faro economico e sociale, soprattutto adesso dopo 70 anni di pace». Rivolgendosi al presidente della repubblica Mattarella, Bono ha ricordato di aver avuto «un ruolo di privilegio nel lavorare fianco a fianco, e a posteriori lo abbiamo fatto con lungimiranza, per costruire un’industria europea della difesa con joint venture; poi questo processo ha avuto un rallentamento ed è stata persa un’occasione storica di dare all’Europa industrie competitive».

Quanto al futuro, «con l’attuale livello record del carico di lavoro acquisito Fincantieri avrà, nei prossimi anni, un’incidenza media annua sul Pil italiano pari all’1%, attraendo significativi investimenti stranieri nel nostro Paese – ha sottolineato Bono -. Abbiamo una solida struttura economico-finanziaria con ricavi pari a 4,5 miliardi di euro, e un carico di lavoro che supera i 25 miliardi, che speriamo di accrescere per assicurare la saturazione dei nostri cantieri per i prossimi dieci anni». Bono ha ricordato quindi che «ogni nave da crociera di valore medio-alto garantisce, in termini di gettito fiscale e contributivo, un ritorno di circa 100 milioni. Un altro fattore molto importante legato alle nostre attività è relativo alle ricadute per il nostro indotto, rappresentato da 3.000 aziende italiane, il 75% delle quali sono Pmi altamente specializzate in diversi macro-settori tra cui arredamento, condizionamento, carpenteria. Realizziamo in Italia circa l’80% dei nostri acquisti di beni e servizi, contribuendo alla crescita in alcune delle aree più industrializzate del Paese e rappresentando, in altre meno fortunate – ha concluso – l’unica realtà industriale».Fincantieri varo MSC Sesaside serracchiani bono mattarella 2

«Oggi è la giornata dell’orgoglio italiano, non solo per questa opera dell’ingegno ma perché si mostra all’Europa e al mondo intero un’affermazione semplice: l’Italia ce la può fare, può vincere le sfide della competizione mondiale» ha affermato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, intervenendo alla cerimonia di consegna della Msc Seaside. Riferendosi in particolare a Gianluigi Aponte e a Giuseppe Bono, Delrio ha aggiunto che l’Italia «non ha paura, è orgogliosa della qualità delle donne e degli uomini, degli imprenditori e delle istituzioni che collaborano, e non ha paura delle sfide globali».

Sul bando per il rinnovo del parco navale pubblico statale «ho stimolato Fincantieri a metterci la testa, perché vogliamo che ci sia anche la sua esperienza. Lo Stato ha messo 300 milioni – ha spiegato Delrio – per il rinnovo del parco navale; rinnoviamo i traghetti per lo stretto e altri servizi, e rinnoviamo il trasporto pubblico in città come Venezia. Siamo quindi per dare sostenibilità e fare una scelta profondamente ecologica, quindi con nuovi consumi e nuovi mezzi. E’ una misura analoga a quella che facciamo per i nuovi bus e i nuovi treni regionali, dove abbiamo messo a disposizione 10 miliardi., quindi è un “Piano Marshall” per il rinnovo del parco per il trasporto quotidiano, per la persone che hanno diritto a mezzi dignitosi». 

Per i porti italiani, Delrio ha detto che «abbiamo fatto già un passo avanti facendo fare sistema, quindi devono parlarsi tra loro, cooperare più che competere. Abbiamo messo insieme la logistica con i porti perché le imprese trovino convenienza a servirsi dei porti italiani. Questo lavoro sta dando ottimi risultati, abbiamo buoni indicatori. Bisogna continuare a pensare così: si può essere orgogliosi e difendere i propri porti, ma ricordare che esiste un interesse nazionale. Nella divisione perdiamo tutti, in questi 10 anni l’Italia ha perso traffici, che sono stati spostati nel Nord Europa e nel Nord Africa. Quella formula non funzionava, questa può funzionare: programmazione unitaria, investimenti decisi insieme, e a ognuno la sua vocazione. Trieste ad esempio, insieme a Venezia è vocata storicamente a servire l’Europa, quindi la competizione è con i porti del Sud Europa».