Nei primi 30 mesi di Psr già programmate oltre il 75% delle risorse disponibili. Caselli: «un importante segno di dinamismo e crescita e anche un’operazione di stimolo per l’economia regionale, con effetti dall’edilizia alla meccanica fino ai servizi»
Un miliardo e 160 milioni di euro: a tanto ammontano i progetti di investimento realizzati nel settore agricolo e agroindustriale dell’Emilia-Romagna e innescati dai fondi destinati alla maggiore competitività del comparto nei primi 30 mesi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.
«Un’imponente operazione di stimolo all’economia regionale – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli – visto che gli interventi messi in campo avranno effetti anche su altri settori: dall’edilizia alla meccanica ai servizi. Nei primi due anni e mezzo di operatività del Psr la Regione ha avviato bandi e procedure di assistenza tecnica, concentrando in particolare gli stanziamenti a sostegno delle aziende agricole e agroindustriali. E i numeri parlano chiaro: oltre il 75% delle risorse già programmate, 879,3 milioni di euro messi a bando, di cui oltre 280 milioni per accrescere la competitività».
Dalla fotografia del comparto primario emerge l’adesione massiccia ai bandi, «generata – ha spiegato Caselli – dalla volontà di sviluppo delle aziende, che ha spinto la Regione a sperimentare una nuova modalità di sostegno all’imprenditorialità del settore attraverso nuovi strumenti finanziari che consentono un accesso al credito più facile e oneri minori per le imprese».
Per sostenere ulteriormente la propensione all’investimento delle aziende si è deciso l’avvio di un fondo multiregionale amministrato da Fei (Fondo europeo per gli investimenti), con la compartecipazione di Bei (Banca europea per gli investimenti) e di Cassa depositi e prestiti. Grazie a questa collaborazione con le autorità europee e nazionali del settore del credito, che avrà durata fino al 2031, e ai 6 milioni di euro che la Regione metterà a disposizione, le imprese potranno attivare, nella fase iniziale, finanziamenti aggiuntivi per circa 22 milioni che potranno salire a un massimo di 34 milioni. La leva finanziaria garantita sarà pari al 4% e potrà raggiungere il 6,4%. Inoltre i 6 milioni messi a disposizione dalla Regione potranno essere successivamente reinvestiti in altri finanziamenti.
In virtù dell’accordo con il Fondo europeo per gli investimenti, si riducono poi le garanzie collaterali richieste ai beneficiari che pagheranno tassi di interesse più bassi e minori commissioni. Inoltre, l’imprenditore agricolo avrà la possibilità di aumentare l’investimento entro il limite del 30% dell’importo totale.
Per quanto riguarda gli investimenti per la competitività, dal 2015 a oggi sono stati pubblicati 7 bandi, di cui 3 a sostegno delle aziende guidate da giovani al primo insediamento. Per le aziende agroindustriali e per quelle agricole sono stati emanati 2 bandi in approccio individuale e 2 in approccio di filiera.
«Oggi – ha continuato l’assessore – presentiamo la raccolta delle domande per i bandi di filiera: uno dei punti di forza dell’agricoltura dell’Emilia-Romagna, fatta di importanti filiere che vanno da tutti i prodotti Dop e Igp, all’ortofrutta, al lattiero-caseario, al grano. Sosteniamo investimenti nel settore agricolo e agroindustriale che prevedono anche progetti di innovazione e trasferimento tecnologico».
I fondi messi a bando nel 2017 sono 72,4 milioni di euro per le aziende agricole (operazione 4.1.01) e 52,4 milioni di euro per le aziende agroindustriali (operazione 4.2.01). Le domande sono state 1688 per 70 progetti di filiera che potranno generare complessivamente investimenti per circa 482 milioni.
Ben 1497 progetti riguardano le imprese agricole, 127 quelle agro-industriali e 64 propongono azioni di innovazione e trasferimento tecnologico. La richiesta di contributo è stata complessivamente di 176,5 milioni di euro.
Tre i bandi (uno all’anno dal 2015) per i giovani imprenditori (operazione 4.1.02) per un totale di circa 44 milioni di euro. La richiesta di contributi fino ad ora soddisfatta, considerando i soli bandi cha hanno concluso l’iter istruttorio, è stata del 67% delle concessioni rispetto alle domande ammesse. La previsione è di stimolare investimenti per oltre 112 milioni di euro.
Nel 2016 sono stati pubblicati i primi bandi per le aziende agroindustriali e per le aziende agricole in approccio individuale (operazione 4.1.01 e 4.2.01) con risorse pari a 112 milioni di euro. Le richieste hanno superato le disponibilità finanziarie e grazie al meccanismo dell’“overspending” sono state incrementate di 7 milioni, per un totale di 119 milioni di euro complessivi. Gli investimenti ammessi ammontano a 566,2 milioni di euro.