Ad Ampezzo il 16 dicembre la terza asta regionale del legname di pregio
«Il bosco, in particolare le foreste certificate della nostra regione, sono un grande esempio di gestione sostenibile ed allo stesso tempo un’importante risorsa di sviluppo economico ed opportunità occupazionale» ha affermato l’assessore alle risorse forestali del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, presentando a Udine la terza asta regionale del legname di pregio che si svolgerà il 16 dicembre ad Ampezzo (Udine) e sarà affiancata, nei giorni precedenti, da numerosi eventi collaterali legati alla filiera del legno.
Shaurli ha voluto ricordare «con orgoglio» il primato del Friuli Venezia Giulia che si colloca «tra le prime regioni italiane per percentuale di foreste certificate». La Regione detiene 81.913 ettari di foresta certificata Pefc, ovvero sottoposta a gestione sostenibile secondo standard internazionali, su una superficie boscata di circa 300.000 ettari di cui il 93% in montagna ed il 7% in pianura. Un patrimonio che rappresenta quasi 45 milioni di metri cubi di legname, con un utilizzo medio annuo di circa 145.000 metri cubi di legno per un valore di 11 milioni di euro ed un indotto che comprende 110 imprese forestali.
«La silvicoltura ha ancora ampi margini di crescita posto che utilizziamo meno del 10% dell’accrescimento boschivo della nostra regione», ha rimarcato Shaurli, indicando quattro assi strategici su cui fondare la politica di sviluppo del settore, ovvero «la crescita ulteriore dell’unità e coesione territoriale necessarie a competere ad un livello sempre più internazionale, l’innovazione tecnica nella gestione del patrimonio boschivo, la valorizzazione del patrimonio forestale ad alto valore aggiunto, dagli strumenti musicali all’edilizia e, infine, la formazione di nuove professionalità per affrontare le nuove sfide e creare posti di lavoro di qualità».
L’impegno della Regione in questo settore è stato ampio e conta diversi successi, dalla recente rassegna nazionale “Boster” ai premi nazionali sulla sostenibilità ambientale, fino all’accordo interregionale sul prelievo legnoso promosso dal Friuli Venezia Giulia. Se «questa terza asta regionale ha attirato l’attenzione anche degli operatori da fuori regione – sottolinea Shaurli – significa che è tempo di riconoscere a chi lavora il bosco ciò che merita, consapevoli degli importanti passi avanti fatti finora e che ci rafforzano nell’affrontare nuove sfide».