Nasce il Consorzio sviluppo economico giuliano Sostituisce Ezit per promozione attività imprenditoriali
Si è costituito presso la sede dell’Autorità portuale dell’Adriatico Orientale, il “Consorzio di sviluppo economico locale dell’area giuliana”, che andrà a sostituire nelle competenze il vecchio Ente per la Zona Industriale di Trieste (Ezit). Il Consorzio ha la natura di ente pubblico economico e vede la partecipazione, oltre all’Authority, dei comuni di Trieste, Muggia e San Dorligo della Valle-Dolina. Dal punto di vista patrimoniale, il “nuovo Ezit” avrà un fondo di dotazione iniziale pari a 100.000 euro. La presidenza spetterà a Zeno D’Agostino, e l’Autorità di Sistema avrà la maggioranza delle quote del Consorzio (52%), mentre ai tre comuni spetterà il restante 48%, suddiviso in tre parti uguali.
«Oggi è un grande momento – commenta D’Agostino – perché si completa uno dei tasselli importanti dello sviluppo complessivo del territorio che fa riferimento al porto. E’ parte di un processo importantissimo di integrazione di tutte le dinamiche che riguardano lo sviluppo dello scalo, dei punti franchi e delle zone industriali. Finalmente il Consorzio torna ad essere un punto di forza, motore di sviluppo e dinamismo economico del territorio. Da qui parte veramente il futuro dello scalo come lo intendiamo noi».
Obiettivo primario del nuovo organismo consortile sarà quello di promuovere e favorire la nascita e lo sviluppo di attività e iniziative produttive e imprenditoriali, di fornire servizi connessi alle attività degli agglomerati industriali e delle aree economiche sul territorio giuliano, nonché la gestione degli incentivi e la consulenza alle imprese per la redazione di progetti per accedere ai fondi europei. Ci sarà un focus orientato all’innovazione e al supporto tecnologico a favore degli insediati, e si promuoverà, anche al di fuori dell’agglomerato industriale, la prestazione di servizi riguardanti la ricerca tecnologica, la progettazione, la sperimentazione, l’acquisizione di conoscenze di assistenza tecnica, organizzativa e di mercato connessa al progresso e al rinnovamento tecnologico.
Non mancherà infine l’attenzione per i giovani imprenditori attraverso la promozione e creazione di fabbriche-laboratorio per l’avvio di nuove attività produttive. Tra i compiti del nuovo ente vi sarà anche l’amministrazione del Punto Franco Industriale. Nella concezione di D’Agostino, «il rapporto con il nuovo Ezit è importantissimo per l’attività portuale legata allo sviluppo industriale e manifatturiero, in un’ottica strategica che vede il punto franco come elemento di forza e di nuova attrattività per il territorio regionale».
«Mi fa piacere riscontrare questo clima di unità che va avanti da molto tempo; abbiamo tirato le reti e stiamo raccogliendo molto, molto bene, costruendo un mosaico e un’immagine importante per lo sviluppo e la crescita economica della nostra area – commenta il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, alla firma per la costituzione del nuovo Consorzio di sviluppo economico locale dell’area giuliana -. Infatti l’imprenditore che arriverà nella nostra area si troverà davanti un interlocutore pronto e affidabile, in grado di rispondere alle sue esigenze e potrà così aver fiducia e portare investimenti, imprese e lavoro a favore del nostro territorio. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo importante e atteso obiettivo, frutto di una collaborazione che ci consentirà di essere più competitivi, efficienti ed efficaci, per fare in poco tempo tutto che una volta non si riusciva a fare in molti mesi».
Il porto giuliano è stato protagonista anche dell’ampliamento della competenza dell’Autorità al porto di Monfalcone. «Con questo provvedimento il sistema portuale del Mar Adriatico orientale è più forte, più competitivo e più pronto ad andare verso i nuovi mercati» ha affermato la presidente dimissionaria della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dopo l’approvazione preliminare in Consiglio dei ministri del regolamento che inserisce il porto di Monfalcone (Gorizia) all’interno dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico orientale.
«Fin dal varo della riforma della portualità – ha osservato Serracchiani – avevamo sostenuto l’opportunità di integrare Trieste e Monfalcone coordinando due scali complementari attraverso un’unica gestione».