Giorgia Mongillo è il nuovo sindaco. Spaccatura tra il centro destra centrista di Mongillo e Urzì e Forza Italia di Biancofiore che lancia l’appello all’unitarietà in vista delle elezioni politiche e provinciali
A Bronzolo, comune alla periferia sud di Bolzano a forte presenza italiana così come il confinante Laives, la candidata del centrodestra Giorgia Mongillo è stata eletta sindaco alle elezioni di domenica scorsa dopo il commissariamento dell’uscente amministrazione di centrosinistra.
La candidata di Democratici sul territorio si è imposta con il 53,43% dei voti, battendo con distacco Alessandro Bertinazzo (centrosinistra), Bruno Ceschini (Progetto per Bronzolo) e Luca Vaccarino (Fi).
L’appuntamento elettorale di Bronzolo ha di fatto spaccato il centro destra altoatesino, anche se dopo la bega ora si buttano i ponti per ricucire lo strappo in vista degli appuntamenti elettorali delle politiche in primavera e delle provinciali in autunno.
Dopo il voto a Bronzolo, la coordinatrice regionale di Forza Italia, Michaela Biancofiore, fa i complimenti (con un filo di sarcasmo) «alla sindaca eletta dei democratici di centro Giorgia Mongillo, ma anche al neo consigliere di Forza Italia Luca Vaccarino. Il listone di centrodestra animato dal sindaco di Laives Christian Bianchi e dal consigliere provinciale Alessandro Urzì, composto da Uniti per Laives, Alto Adige nel cuore, Direzione Italia di Lillo, parte di Fratelli d’Italia e parte della Lega che fa capo all’assessore di Laives Giuliano Vettoratto prende 22 voti più di Forza Italia da sola, dura e pura e con metà dei candidati in lista».
Biancofiore sottolinea i «complimenti alla sindaca Mongillo, anche perché ha l’assoluta autosufficienza in giunta e ora potrà dimostrare di governare al meglio, sperando che non ceda deleghe fondamentali per far crescere la comunità sotto la sua guida, sulla quale gli elettori hanno investito. L’ultimo dato certo, è che anche a Bronzolo, come in Sicilia, si conferma il gradimento dei cittadini per le forze politiche moderate».
Biancofiore allarga poi il quadro allo scenario politico provinciale mettendo nel minrino la politica del “divide et impera” della SVP: «alla luce delle elezioni comunali di Bronzolo la cui divisione nel centro destra è stata cagionata ancora una volta dalla Svp che ha scelto di punire il Pd per non aver abbassato la testa, e disegnato la coalizione della signora Mongillo secondo le forze più accondiscendenti, il centro destra altoatesino deve ritrovare unità innanzitutto su una linea politica di dignità per il gruppo italiano. Prima ancora di coalizioni o liste unitarie per le politiche o le provinciali, il centro destra deve decidere se al netto di tutte le angherie che quotidianamente la SVP perpetua a danno della comunità italiana, intende avere un sussulto di orgoglio o semplicemente sostituire a macchia di leopardo le forze di centro sinistra nel fare da stampella alla SVP, in governi nei quali è sostanzialmente ininfluente con le deleghe di peso appannaggio del partito di maggioranza etnica tedesco».
Biancofiore lancia la proposta di convocare «subito agli inizi di gennaio, gli stati generali del centro destra in vista delle elezioni politiche e provinciali, affinchè le forze che si apprestano ad andare al governo nazionale, ritrovino quantomeno coerenza e linguaggio comune, credibili agli occhi degli elettori e non scalfibili dalla incursioni di coloro che hanno terreno facile nel dividere facendo leva sulle ambizioni personali di ciascuno che non fanno l’interesse della comunità italiana nel suo insieme. Sulle condizioni comatose della quale, andrà aperto un discorso anche con quelle forze sensibili del centro sinistra che stanno constatando come l’acquiescenza sta portando alla sparizione dell’identità italiana e alla cooptazione e che non vi è un minimo di rispetto per le alleanze, laddove la SVP è convinta di poter avere ampia scelta fra gli italiani “buoni”. Cioè genuflessi».
L’apertura di Biancofiore sembra rispedita al mittente da uno dei suoi avversari storici in provincia di Bolzano, il consigliere provinciale Alessandro Urzì, animatore di Alto Adige nel cuore ora esponente di Fratelli d’Italia che parte dall’analisi del voto di Bronzolo che lo ha visto combattere sul fronte vittorioso: «il centrodestra vince ma questa volta vince due volte. A Bronzolo il centrodestra, quello della responsabilità, governerà il territorio. L’alleanza con i “Democratici sul territorio” e la locale SVP è risultata leale e solida e farà presto dimenticare le fallimentari esperienze del sindaco del Psi/Pd Bertinazzo».
Per Urzì «aumentano i voti, aumenta il consenso, ma soprattutto oggi si ridisegna la mappa politica dell’Alto Adige con una zona che va da Laives a Bronzolo in cui il centrodestra esprime amministratori seri e competenti. La Forza Italia di Biancofiore conquista un seggio con i resti, ma ha provato sino all’ultimo a fare perdere l’intero centrodestra. Dopo avere fatto saltare l’accordo che precedentemente Elisabetta Gardini aveva stretto con tutte le altre componenti alternative al Pd, dopo essere uscita dalla lista unitaria per non doversi giustificare dell’appoggio dato da Forza Italia negli ultimi anni a Bertinazzo in cambio di un assessorato, dopo avere presentato un suo candidato sindaco contro il resto del centrodestra, ha rischiato come sempre di far perdere tutti».
Secondo Urzì «l’area unitaria, che soprattutto puntava a governare, è stata premiata dagli elettori, ma questo ennesimo episodio ha confermato l’inadeguatezza di Biancofiore il cui lavoro (se ne farebbe volentieri a meno) è teso solo a creare dissidi, a rompere le alleanze ma soprattutto a fare perdere perennemente gli italiani. Si proseguirà con convinzione alla costruzione di un centrodestra determinato sui principi, ma che si candida a governare, il che con Biancofiore sarà impossibile per sempre».