Il contributo deliberato dalla Giunta regionale nell’ambito del rilancio dell’area industriale
E’ stata approvata la graduatoria dei progetti di realizzazione di interventi di allacciamento alle reti infrastrutturali, manutenzione straordinaria o ristrutturazione, demolizione ed eventuale bonifica, relativi a fabbricati produttivi siti nei territori dei comuni del Distretto della sedia del Friuli Venezia Giulia.
Per l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, «grazie ai 3,6 milioni di euro recuperati dalla rimodulazione del vecchio progetto della Palmanova-Manzano siamo in grado di portare a compimento questa vasta operazione di riqualificazione in un’area industriale e produttiva della nostra regione che negli anni ha subito importanti e significativi cambiamenti. Queste risorse consentono di finanziare le prime 48 domande sulle 89 arrivate, quindi oltre la metà delle richieste, per interventi di recupero di capannoni abbandonati, demolizioni e sistemazioni di aree profondamente deteriorate in diversi comuni di quest’area».
Santoro sottolinea inoltre come sia «rilevante che un terzo delle domande finanziate riguardi demolizioni di edifici abbandonati in area residenziale: ciò permetterà di centrare l’obiettivo di sostenere i cittadini nella demolizione di un edificio che è ormai diventato solo un costo, di incentivare la messa in sicurezza delle zone residenziali e, infine, di attuare una riqualificazione del centro abitato che si è soliti definire con il termine di rigenerazione urbana. La misura copre i costi al 50% sviluppando quindi un investimento complessivo di almeno il doppio della somma stanziata: quindi un altro obiettivo raggiunto è quello di continuare a sostenere il comparto dell’edilizia con interventi richiesti dal territorio».
Gli interventi finanziati riguardano imprese o singoli cittadini nei comuni di Premariacco, Buttrio, Pavia di Udine, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo, Manzano, Aiello del Friuli e Moimacco. «Tutti i comuni del territorio hanno saputo cogliere la possibilità messa in campo dalla Regione e ciò dimostra anche la giusta intuizione di trasformare l’investimento in un’opera superata e faraonica in contributi mirati e utili per lo sviluppo del territorio», conclude Santoro, rendendo noto inoltre che con la legge di stabilità “«stanzieremo altre risorse per effettuare un ulteriore scorrimento della graduatoria».