Intensificata la prevenzione sui treni, specie quelli merci, già in territorio italiano con agenti della polizia austriaca. Biancofiore: «ancora un esempio di cessione di sovranità dall’Italietta di Alfano & C»
Mentre l’Italietta cincischia con il solito “volemose bene”, l’Austria fa sul serio e rafforza i controlli anti clandestini al Brennero già in territorio italiano.
Il ministro degli Interni austriaco, Wolfgang Sobotka, ha comunicato l’entrata in funzione di controlli trilaterali dei treni merci al Brennero. Sui treni passeggeri che percorrono la linea del Brennero da tempo operano pattuglie, composte da poliziotti italiani, austriaci e tedeschi. Ora questo modello di collaborazione transfrontaliera viene esteso ai treni merci. «Ho concordato con i miei omologhi Thomas de Maizière e Marco Minniti che i controlli comuni saranno effettuati già sul versante italiano del valico – ha dichiarato Sobotka -. La migrazione illegale non è una trasgressione perdonabile e dobbiamo fare di tutto per fermare il business disumano dei trafficanti». Secondo il ministro del partito popolare, guidato dal giovanissimo cancelliere in pectore Sebastian Kurz, i controlli interforze al valico italo-austriaco «sono un ulteriore passo per combattere la migrazione illegale e interrompere le rotte di fuga».
Vienna segue con particolare attenzione la situazione al Brennero. L’anno scorso è stata predisposta al valico stradale una “barriera”, mai entrata in funzione a causa del basso numero di arrivi. Poche settimane fa è stato invece inaugurato un punto di controllo, un apposito binario per il controllo dei treni passeggeri e merci, nella stazione di Seehof, nelle immediate vicinanze del confine. Ora, secondo Sobotka, questi controlli potranno essere effettuati già su territorio italiano.
Il decisionismo austriaco fa da contraltare alle mollezze di Roma. «E’grave la notizia di queste ore, tenuta sotto silenzio non a caso, che l’Austria ha imposto i propri poliziotti e quelli germanici per il controllo sui treni passeggeri e merci al Brennero sul territorio italiano, facendo enorme pressione ai nostri agenti di polizia. Non bastava – tuona la coordinatrice regionale di Forza Italia, Michaela Biancofiore – la boutade della non conferma degli 11 agenti Polfer al Brennero che ovviamente ha fatto urlare allo scandalo anche quell’Austria che ha destinato viceversa 300 poliziotti al controllo dei confini, ma ora alla nostra polizia è stata imposta quest’ennesima umiliazione denunciata giustamente dal Siulp». Biancofiore parla di un «frutto dello scellerato accordo di Gries dell’allora ministro degli Interni Angelino Alfano che si è genuflesso all’Austria permettendo alle forze dell’ordine tirolesi di operare in Italia anche oltre l’accordo sulle pattuglie trilaterali. Siamo di fronte all’ennesimo esempio di Italietta e di ministri che non si preoccupano di cedere la sovranità dello Stato italiano e di annichilire i nostri agenti che già operano al Brennero con pochi mezzi, in condizioni disumane e ora anche assoggettati agli ordini e ai controlli dei tedeschi. L’Austria di fatto si è già riannessa l’Alto Adige, in barba alla guerra e agli accordi di pace, sacrificato magari ancora una volta sull’altare dell’accordo politico PD-SVP-AP».