Ora la proposta di legge passa alle commissioni consiliari per la discussione e l’approvazione entro la metà di dicembre
Ammonteranno a oltre 4 miliardi di euro le risorse complessive a disposizione dell’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia nel 2018 per l’attuazione delle politiche di intervento nei diversi settori.
Dopo aver ricevuto il via libera del Consiglio delle autonomie locali e a seguito del confronto con le parti sociali, la manovra finanziaria è stata approvata in via definitiva dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle finanze, Francesco Peroni. Ora il provvedimento passa all’esame delle competenti Commissioni del Consiglio regionale per essere licenziato dall’Assemblea nella seconda metà di dicembre.
Come di consueto, la quota più rilevante degli stanziamenti autorizzati è destinata al sistema sanitario e alle politiche sociali, con una posta complessiva di 2.623 milioni. In particolare con 2.241 milioni è assicurata, a titolo di spesa corrente, l’attività degli enti del Servizio sanitario regionale, mentre oltre 20 milioni sono autonomamente allocati per gli investimenti nel settore sanitario. Alle politiche sociali sono confermati gli stanziamenti necessari a garantire l’operatività dei servizi socioassistenziali dei comuni (72,8 milioni), le misure di sostegno al reddito (30 milioni), il Fondo per l’autonomia possibile (32,2 milioni), i servizi a favore delle persone disabili (poste complessive per quasi 40 milioni), nonché a finanziare spese di investimento a favore dell’abbattimento di barriere architettoniche (1,6 milioni).
Trovano conferma anche i finanziamenti volti a sostenere i servizi per la prima infanzia (complessivi 11,3 milioni) e vengono altresì rifinanziati i capitoli dedicati all’abbattimento delle rette delle case di riposo (51 milioni, con un incremento di 6,6 milioni rispetto al 2017) e quelli per spese di investimento a favore delle medesime (3 milioni, con un incremento di 2 milioni rispetto al 2017), nonché quelli relativi alle politiche per la famiglia (10,95 milioni, con un incremento di un milione rispetto al 2017).
I trasferimenti alle autonomie locali, che derivano dalla quota compartecipata dei tributi erariali, ammontano a 455 milioni e danno certezza finanziaria agli enti locali per il prossimo triennio, in attuazione di quanto previsto dalla riforma del sistema della finanza locale. A tali risorse si aggiunge anche lo stanziamento di 20 milioni, che va ad integrare l’assegnazione di 13 milioni, già oggetto dello scorso assestamento di bilancio estivo, e quella di ulteriori 27 milioni, prevista dalla successiva legge regionale 37/2017. In particolare questo stanziamento è assegnato al Fondo unitario per lo sviluppo di area vasta a favore delle Unioni territoriali intercomunali (Uti), attraverso il quale la Regione concerta con le stesse, nell’ambito delle Intese per lo sviluppo, le misure più idonee a garantire l’armonica attuazione di interventi di politica territoriale.
In materia di ambiente ed energia sono previste spese complessive per 36 milioni, con particolare rilevanza per il funzionamento dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e per gli interventi di difesa del suolo e di depurazione delle acque. Vengono inoltre previste azioni di bonifica e messa in sicurezza di una serie di aree industriali, nonché di riequilibrio e riqualificazione del paesaggio e dell’ambiente, nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale. Confermati, inoltre, 40 milioni per la concessione di agevolazioni sul consumo di carburanti.
Per la Protezione civile è mantenuto lo stanziamento di 9 milioni di euro. I settori aggregati che riguardano le infrastrutture, la mobilità e l’edilizia assorbono un totale di 362 milioni. Più nel dettaglio in materia di viabilità e trasporti si evidenziano le poste a favore del trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma e rotaia (132 milioni), quelle dirette alla realizzazione e alla manutenzione della rete viaria, nonché quelle legate allo sviluppo della portualità e della logistica (16,2 milioni, con un incremento di 6,2 milioni rispetto al 2017). Importanti poste sono destinate alle misure di sostegno alle politiche per la casa (42,3 milioni, con un incremento di 4,5 milioni rispetto al 2017). Ad esse si accompagnano, tra le altre, le poste finalizzate agli interventi del Fondo sociale per l’Edilizia (un aumento di 1,8 milioni rispetto al 2017, con 13,2 milioni allocati), al sostegno alle locazioni (confermati 8 milioni) e al recupero del patrimonio immobiliare esistente (totali 5,8 milioni).
Per quanto riguarda i lavori pubblici, sono previsti stanziamenti per l’edilizia scolastica (2 milioni) e per gli edifici di culto (2 milioni). Nel settore delle attività produttive sono iscritti stanziamenti complessivi per 63 milioni, finalizzati ai settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio e della cooperazione, alla promozione turistica e al finanziamento dell’attività gestionale e manutentiva dell’Agenzia PromoTurismoFvg.
In linea con le iniziative di recupero e riqualificazione ambientale si pone anche il trasferimento al Consorzio di sviluppo economico locale dell’area giuliana dei beni indisponibili di proprietà dell’ex Ente zona industriale di Trieste (Ezit), inclusi nell’agglomerato industriale di interesse regionale.
Alle Risorse agricole e forestali vanno 48 milioni, comprendenti le spese di funzionamento dell’Agenzia per lo sviluppo rurale (Ersa) e le iniziative di promozione dell’agroalimentare, le spese per il personale addetto alle manutenzioni forestali, per la realizzazione e manutenzione di opere di trasformazione irrigua, di opere idraulico forestali e di opere di bonifica. Va sottolineato, inoltre, il sostegno che la Regione intende dare alla candidatura del Collio come patrimonio dell’umanità Unesco, a fini di promozione in termini turistici ed enogastronomici di rilievo transfrontaliero di un territorio qualificato come “Paesaggio rurale Collio (Ita)/Brda (Slo) tra Isonzo e Judrio”. La posta destinata agli interventi di sviluppo dei territori montani viene confermata intorno ai 5 milioni.
Le risorse per i settori del lavoro, della formazione, dell’istruzione e della ricerca ammontano a 75,3 milioni. Tra gli interventi per il lavoro e la formazione figurano il sostegno alla formazione primaria (circa 17 milioni), il sostegno all’occupazione attraverso le politiche attive (3,5 milioni) e il finanziamento di contratti di solidarietà (3 milioni), di lavori di pubblica utilità (2,6 milioni), di lavori socialmente utili (2 milioni) e delle spese per l’utilizzo di persone disoccupate in cantieri di lavoro (3 milioni). Da segnalare, altresì, lo stanziamento di 300.000 euro per l’iniziativa “Trieste Capitale della scienza 2020”, nell’ambito dell’Euro Science Open Forum (Esof). Infine a cultura e sport sono destinate risorse pari a 60,5 milioni.