La crescita del Pil locale incrementa il gettito delle casse locali
Bilancio 2018 con tanti segni positivi quello che la Giunta provinciale di Trento propone e che ora inizia l’iter preliminare alla discussione in aula prevista a dicembre. Sono 5.329 i milioni di euro (4.743 milioni al netto di partite di giro e poste che si compensano in entrata e in uscita) messi in campo.
La crescita del Pil passa dallo 0,9% ad almeno l’1,6% (stima prudenziale) nel 2018. Il venir meno del Patto di stabilità e la riduzione degli sforzi per concorrere al risanamento dei conti del Paese liberano risorse importanti. «E’ così – spiega il presidente della Provincia, Ugo Rossi – che si presentano i conti pubblici, grazie al lavoro di razionalizzazione della spesa fatto in questi anni, ai provvedimenti adottati (come il “Patto di garanzia”) e alla collaborazione con altri attori del sistema (le autonomie locali in primis). In questo bilancio inoltre emerge in maniera più nitida l’immagine di un Trentino sempre più “sistema”, prova ne sia la presenza di una serie di misure “green” che viste nel loro insieme danno valore al territorio (paesaggio compreso) che tutti oggi riconoscono come fattore competitivo fondamentale».
Una condizione che consentirà l’attivazione nel 2018 di un piano straordinario di pagamenti in favore delle imprese da concentrare nei primi tre mesi dell’anno: i pagamenti a favore dell’economia per lavori, acquisti di beni e servizi e contributi raddoppieranno da circa 110 milioni di euro a circa 220 milioni di euro. Per quanto riguarda le opere pubbliche, le risorse disponibili sono pari a circa 1.250 milioni di euro, cui si aggiungono gli investimenti che potranno essere realizzati dagli enti locali, per un totale di 1.710 milioni di euro. La concessione dell’A22 ad una società “in-house” costituita da enti pubblici del territorio prevedrà inoltre, nei primi 15 anni della durata trentennale della nuova concessione, la realizzazione di 3 miliardi di euro di interventi sul territorio e 1 miliardo di euro di manutenzioni del tratto autostradale con positive ricadute di gettito fiscale.
Sempre nell’ambito della mobilità, l’obiettivo è di realizzare, entro tre anni, un servizio cadenzato in tutte le valli del Trentino. Confermato anche il pacchetto di agevolazioni fiscali (anche nazionali) in favore delle imprese (Irap e Imis) vigente nel 2017, che a regime consentiranno un alleggerimento della pressione fiscale a favore delle imprese di oltre 200 milioni di euro. Saranno inoltre incentivate con il credito d’imposta (riconosciuto in misura pari al 20% del valore dell’investimento) le imprese virtuose, anche di piccole dimensioni.
Al sistema produttivo artigianale ed industriale per il tramite di Trentino Sviluppo andranno 173 milioni di euro, cui se ne aggiungono altri 53 di interventi diretti da parte della stessa Provincia.
La ricerca sarà invece sostenuta con 94,351 milioni, mentre al sistema universitario nel suo complesso andranno 122,626 milioni di euro. Si sta pensando al finanziamento di un nuovo strumento per incentivare forme di accumulo del risparmio da parte delle famiglie da destinare alla copertura delle spese per l’istruzione universitaria: è prevista l’erogazione di un importo che può arrivare ad un massimo di 8.400 euro a studente.