La “manovra” porta nuove risorse per 70 milioni di maggiori entrate e 56 milioni di economie realizzate durante l’anno
Sulle casse della provincia di Trento piove un’inaspettata manciata di milioni di euro che vanno a rimpinguare il bilancio preventivo 2017 a meno di due mesi dalla chiusura dei conti per un totale di 126 milioni di euro.
La variazione al bilancio è stata presentata nella prima commissione del Consiglio provinciale di Trento dal presidente della Provincia, Ugo Rossi, che la Giunta porterà in Consiglio a fine mese, per contabilizzare nel preventivo 2017 70 milioni di maggiori entrate e 56 milioni di economie realizzate lungo l’anno.
Gli introiti superiori alle previsioni derivano per 20 milioni dal positivo andamento del gettito Ires, per 16 milioni dalle accise sui prodotti energetici, per 13 milioni da gettiti arretrati, per 6 milioni dalla tassa automobilistica, per 5 milioni dall’Iva all’importazione, per 2 milioni dall’imposta di trascrizione.
La Giunta ha già individuato come saranno spesi, sempre che l’Aula sia d’accordo: 12 milioni a Informatica Trentina, 23 ai comuni, 18 a Trentino Marketing, 20 a Trentino Sviluppo, 8 alle Fondazioni Mach e Kessler, 5 all’Università.
Rossi ha commentato la variazione citando con soddisfazione il trend relativo alle spese di personale nella legislatura: -14% quelle per i dirigenti, -9% per i direttori, -10% per lavoro straordinario, -4% per il comparto intero degli amministrativi.