Sono le Srl a trainare l’economia italiana

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Secondo l’Osservatorio sui bilanci delle Srl della Fondazione nazionale dei Commercialisti, crescono in termini di fatturato (+3,3%), di addetti (+3,7%) e di valore aggiunto (+5,3%)

fondazione nazionale commercialisti logoEconomia in ripresa trainata dalle Società a responsabilità limitata (Srl, una delle formule societarie più diffuse in Italia) che crescono sia in termini di fatturato (+3,3%) che di addetti (+3,7%), oltre al valore aggiunto (+5,3%). A dirlo la Fondazione nazionale dei Commercialisti che ha pubblicato il documento “Osservatorio sui bilanci delle Srl. Anni 2014-2016”.

L’analisi, sulla base della banca dati Aida di Bereau van Dick, riguarda quasi 332.000 società per le quali sono disponibili i bilanci degli ultimi 3 anni (2014-2016) rispetto ad un totale di quasi 820.000 Srl.

Queste aziende in Italia hanno un peso significativo: occupano poco meno di 5 milioni di addetti (con una media di 6 per impresa) e realizzano ricavi per 1.090 miliardi di euro con un valore della produzione totale di 1.131 miliardi e un valore aggiunto di 251 miliardi di euro. La maggior parte delle Srl, il 61,9%, sono microimprese con un fatturato che non supera i 350.000 euro. Quelle che superano i 10 milioni di euro di fatturato sono l’1,8% e generano il 39,5% del valore aggiunto totale. La fetta più significativa è rappresentata dalle Srl con un fatturato tra 2 e 10 milioni, pari al 9,4% del totale, cioè 77.407 imprese che occupano il 30,8% degli addetti totali e generano il 31,7% del valore aggiunto totale. Migliora anche la redditività con il Roe aggregato che passa dal 20% al 24,2% e il ROI dal 5,7% al 6,6%.

Il trend positivo è in linea con l’aumento del Pil nazionale e la crescita economica che, a partire dal 2015, sta interessando l’economia nazionale. L’aumento non è generalizzato a tutte le classi dimensionali, anche se interessa tutti i settori produttivi. Particolarmente virtuose le medie imprese che fanno registrare un aumento degli addetti del 6,2% e un incremento del valore aggiunto del 7,3% rispetto alle grandi imprese (fatturato superiore a 10 milioni di euro) che pure mostrano ottime performance con un aumento degli addetti del 5,7% e del valore aggiunto del 6,2%. Sottotono le performance di micro e piccole imprese.

Tra i settori produttivi, il ruolo di locomotiva va, in termini di addetti, al comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+7,5%), seguito da trasporti (+5,9%), commercio (+3,8%) e industria (+2%); quasi nulla la variazione nel comparto costruzioni (+0,2%). In termini di fatturato, invece, il settore più dinamico risulta quello delle costruzioni (+4,9%), seguito da commercio (+4,3%), trasporti (+2,8%), servizi (+2,7%) e industria (+2,4%). Infine, prendendo come parametro il valore aggiunto, il comparto più dinamico è risultato il commercio (+7,5%), seguito da trasporti (+7,2%), servizi (+6,7%), industria (+5%) e costruzioni (+2,9%).

Secondo Massimo Miani, presidente del Consiglio e della Fondazione nazionale dei Commercialisti, «le Srl rappresentano uno straordinario patrimonio di imprenditorialità italiana, molto spesso composto da realtà aziendali dinamiche e flessibili. Oggi, i loro dati di bilancio, ci dicono che questo segmento si sta rafforzando e sta beneficiando della ripresa economica in atto. Soprattutto, la crescita degli addetti dimostra una straordinaria spinta ad investire per rafforzare la struttura aziendale. Anche i dati sulla redditività che migliora soprattutto nelle Srl più grandi sono un indice importante di dinamismo diffuso in tutti i settori produttivi. L’Osservatorio è uno strumento di analisi comparativa per gli addetti al settore e gli analisti dei bilanci, in particolare i Commercialisti, ma è anche un utile riferimento per le policy nazionali. Perciò, come Commercialisti, non possiamo che chiedere al governo di mantenere l’impegno all’attuazione di politiche e misure pro crescita a favore soprattutto delle piccole e medie imprese che, per recuperare più rapidamente i livelli precrisi, hanno bisogno di stimoli ed agevolazioni consistenti».