Il provvedimento interessa il Trentino Alto Adige, il Friuli venezia Giulia e la Val d’Aosta per le trasmissioni locali in sloveno, tedesco, friulano, francese e ladino
Il nuovo contratto di servizio nazionale della Rai, che sta per andare in approvazione al Consiglio dei ministri, prevede anche il rinnovo delle convenzioni regionali per il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la Val d’Aosta per trasmissioni radiotelevisive nelle lingue minoritarie di quei territori, ovvero sloveno, tedesco, friulano, francese e ladino.
Lo hanno annunciato a Udine le parlamentari del Pd Gianna Malisani e Tamara Blazina, sottolineando come una delle novità delle future convenzioni tra la Presidenza del Consiglio e la Rai potrebbero essere trasmissioni televisive in lingua friulana, accanto a quelle radiofoniche già presenti.
Le parlamentari hanno espresso soddisfazione per il testo del nuovo contratto nazionale Rai, trasmesso loro dal sottosegretario alle telecomunicazioni Antonello Giacomelli: «è il risultato – hanno commentato Malisani e Blazina – di un lungo e faticoso lavoro da noi svolto in termini di emendamenti e ordini del giorno».
Le convenzioni verranno rinnovate entro tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo contratto. «Tra i risultati ottenuti – ha detto Blazina – la durata quinquennale e il fatto che sia stata riconosciuta la presenza consolidata di strutture e servizi nelle tre regioni interessate. Non è stato facile, visto il calo di sensibilità nei confronti delle minoranze nelle sfere della dirigenza dello Stato». «Con questo nuovo contratto – ha detto Malisani -, apriamo la possibilità anche per altre regioni di avere convenzioni per trasmissioni radiotelevisive nelle rispettive lingue minoritarie. Entro la fine della legislatura dovremmo avere pronti i testi delle convenzioni, ora serve l’impegno da parte della Regione, ma soprattutto da parte del Governo, in termini di risorse da mettere a disposizione».
