Pagani: «siamo pronti per completare anche la Valdastico Nord». Chiari: «superato livello pre-crisi, siamo la terza autostrada d’Italia»
La Società Autostrada Brescia-Padova festeggia i 65 anni di attività e comincia a ragionare sull’ipotesi della quarta corsia per risolvere il problema della saturazione del traffico.
«I numeri per l’A4 Brescia-Padova sono in aumento del 5% rispetto all’anno scorso e si è superato il livello raggiunto nel 2007 prima della crisi» ha spiegato il direttore generale della Brescia-Padova Spa, Bruno Chiari. Durante l’incontro con i vertici della società e di Abertis, il gruppo spagnolo che detiene la maggioranza, è stato evidenziato che il “project financing” sulle tangenziali non è ancora abbandonato: «è al vaglio della Regione per vedere se ha un futuro, probabilmente è un problema politico mettere a pagamento tratti che sono gratuiti» ha spiegato Chiari.
Nel 2016 la Brescia-Padova ha avuto ricavi per 448,5 milioni di euro, un Ebitda di 211,7 milioni (pari al 47,2%) è un risultato netto attestatosi a 22,8 milioni. Lungo i 235 km. di autostrade gestiti transitano ogni giorno oltre 300.000 veicoli e si è passati dai 77 milioni all’anno nel 1997 ai quasi 103 milioni alla fine del 2016, con un ulteriore aumento quest’anno. Lo sviluppo del traffico merci su gomma è costantemente cresciuto, passando dai 19,2 milioni di veicoli/anno di vent’anni fa ai circa 24 milioni odierni. Numeri che fanno la Brescia-Padova terza autostrada per livelli di traffico in Italia e tra le principali in Europa.
La società, forte dei risultati ottenuti, guarda al futuro con determinazione, ad iniziare dai progetti ancora aperti. «La Valdastico Nord partirà subito, abbiamo presentato il progetto definitivo al Ministero, abbiamo interessato le realtà locali su questo progetto e contiamo di poter avviare i lavori verso la fine del 2018 primi giorni del 2019» ha detto il direttore generale della Holding Maurizio Pagani. Con la Provincia di Trento, ha aggiunto Pagani, «che non sta più mettendo in discussione la realizzazione dell’arteria, stiamo ragionando su come impostare il progetto. Stiamo facendo valutazioni sia sul pedaggio che sul tracciato e per questo c’è un tavolo tecnico organizzato dal Ministero, abbiamo fatto passi da gigante abbiamo fatto cose positive con il Trentino e pensiamo chiudere nel breve».
Pagani ha parlato anche di tariffe: «su questo versante più che di riduzione dobbiamo guardare ai 2,5 miliardi di euro di investimenti da fare e che dobbiamo anche finanziare. Cercheremo di essere, come abbiamo fatto nelle proposte al Ministero, il più attenti possibile per non penalizzare l’utenza, però gli investimenti li dobbiamo finanziare».