Audizione alla Camera dell’ad Fincantieri, Bono: «lavorereremo per l’Italia»

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Confindustria FVG presidente Giuseppe Bono
L’alleanza Italia-Francia con fortissimo potenziale di crescita reciproco

Confindustria FVG presidente Giuseppe BonoL’alleanza Italia-Francia nella cantieristica «non la facciamo contro nessuno, speriamo anzi di poter rafforzare le nostre posizioni, e di conseguenza rafforzando le nostre posizioni rafforzeremo anche quelle di questo settore delle altre industrie nazionali», garantisce l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, replicando alle preoccupazioni di chi teme uno squilibrio nel mercato a favore della Francia, come ha detto ieri anche l’amministratore delegato del gruppo Leonardo, Alessandro Profumo.

«Lavoreremo per questo come abbiamo sempre fatto. Non è che ci piace lavorare contro l’Italia. Lavoreremo per l’Italia – dice quindi Bono, a margine di una audizione alla Camera -. I rischi sul mercato ci sono sempre, bisogna affrontare il mercato. Noi per affrontarlo meglio abbiamo ritenuto che abbiamo bisogno di alleanze, stiamo lavorando per le alleanze».

Bono sottolinea come «Macron già sapeva tutto dell’acquisto dell’operazione Stx-Fincantieri, quando era ministro lo avevo informato, e gli avevo anche chiesto di darci una mano per la parte militare», dice Bono, descrivendo come nel rapporto con il governo francese, anche per fibrillazioni politiche «in campagna elettorale», l’operazione è prima «sollecitata» dal Governo Hollande poi, quando era già stata realizzata, il Governo di Macron ha cambiato posizione. Bono lo ha detto ricostruendo quanto accaduto in audizione alla Camera. 

Con il nuovo assetto dopo l’accordo tra Italia e Francia, con il gruppo che ne nasce «ad oggi abbiamo 60 miliardi di euro di carico di lavoro: faremo 10 miliardi di fatturato l’anno, e occuperemo in tutto il mondo circa 120.000 persone», ha ricordato Bono sottolineando che «abbiamo tanto lavoro per i prossimi anni, questa non è una operazione per ristrutturare, è per crescere, non dobbiamo ridurre l’occupazione né in Italia né in Francia. Mettiamo insieme cose che hanno lavoro già acquisito per i prossimi 10 anni». Con la Francia «abbiamo, insieme, più forza per diversificare e nasce un gruppo più ben bilanciato» ha sottolineato Bono. E della storia del gruppo Fincantieri e della sua storia personale dice che «ce l’abbiamo fatta da soli, senza aiuti».

Un accenno anche alla gara per le fregate della Marina Militare australiana: «noi ci presentiamo con la fregata italiana», gara da 25 miliardi di dollari, «siamo in “short list”, speriamo di essere tra i prescelti. E noi non porteremo neanche un chiodo in Francia» in termini di lavoro e quindi di occupazione, «nella nostra strategia andremo a costruire là ma molti dei componenti più importanti e li porteremo dall’Italia» dice anche delle forniture, dei sistemi che andranno ad allestire le navi».