Il Cuarteto Quiroga in concerto alla Società Filarmonica di Trento

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L’ensemble spagnolo integrato al pianoforte da Javier Perianes, impegnato in un programma tra Schumann e i compositori iberici

filartn 13.Quiroga PerianesUn’altra serata speciale quella di giovedì 26 ottobre (ore 20.45) scelta dalla Filarmonica di Trento per completare un omaggio alla nuova scuola di musica da camera sorta autorevolmente nella Spagna degli ultimi anni. Ecco, dopo il prestigioso Cuarteto Casals, una seconda formazione cameristica divenuta rapidamente punto di riferimento imprescindibile nel settore: il Cuarteto Quiroga, fondato a Madrid nel 2004 da quattro dinamici musicisti audaci quanto originali nella lettura delle grandi pagine storiche del quartetto, ma attenti, sin dal nome (il musicista Manuel Quiroga), a diffondere quanto scritto nella loro terra d’origine.

Invitati e apprezzati nelle grandi sale del mondo – da Londra a Berlino, New York, Praga, Stoccolma, Basilea… – non rinunciano all’insegnamento gestendo la “Camerata CSMA” al Conservatorio Superior de Música de Aragón e tenendo masterclass presso università e conservatori di Europa, Stati Uniti e America Latina. Quartetto “in residenza” presso il Palazzo Reale di Madrid, il Quiroga ha ormai vinto i premi più prestigiosi (Bordeaux, Paolo Borciani, Genève, Pechino, Palau-Barcellona) e significativi (Premio nazionale di Radio Cultura spagnola) collaborando con partner come Martha Argerich, Alain Meunier, Veronika Hagen. 

A Trento giungono con un altro collega abituale, il pianista Javier Perianes, già ascoltato in città, abituale frequentatore di sale quali Carnegie Hall di New York, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Suntory Hall di Tokyo in collaborazione con i direttori Lorin Maazel, Michael Tilson Thomas, Daniel Barenboim, Zubin Mehta. 

Il programma scelto per la serata, accanto a una pietra miliare della letteratura cameristica quale è il Quintetto di Schumann, permetterà di seguire la strada particolarissima imboccata a fine Ottocento dal nazionalismo spagnolo per conquistare una propria autonomia. 

“La musica è passione e indeterminatezza. Con le parole si dicono cose umane; con la musica si esprime ciò che nessuno conosce né può definire […] La musica è l’arte per natura. Si potrebbe dire che è il campo eterno per le idee”: erano le idee più spontanee, in equilibrio tradizione e avanguardia, a interessare Federico García Lorca e i compagni della generazione del ’27. Il corrispettivo musicale del collettivo si ritrovava nel Grupo de los Ocho, a cui apparteneva anche Rodolfo Halffter, in programma stasera con un’opera della maturità, Ocho tientos (1973). 

Oración del torero (1926) di Joaquín Turina ci trasporta invece nel paesaggio musicale spagnolo più pittoresco, con una pagina che richiama le emozioni di un torero prima di affrontare l’arena. 

Il sapore folklorico si percepisce anche nel Quintetto op. 49 del pianista e compositore Enrique Granados, che fu eseguito con grande successo a Madrid il 15 febbraio 1895. 

Tra le punte di diamante di questo genere non può di certo mancare il Quintetto op. 44 (1842) di Schumann. Dopo un decennio dedicato al pianoforte e un anno, il 1840, dedito alla composizione di Lieder, a carriera ormai ampiamente avviata il compositore sentì di non potersi più esimere dall’affrontare le forme maggiori. Fu incoraggiato, tra gli altri da Liszt, che gli suggeriva: “Credo di aver già espresso in una mia lettera precedente il desiderio che voi scriviate qualche brano d’insieme: trii, quartetti, quintetti o settimini. Mi perdonate se insisto ancora su questo punto? Di certo avranno successo”. In vista dei suoi primi lavori cameristici Schumann ristudia i classici del passato e nel corso del 1842 termina i tre Quartetti dedicati a Mendelssohn, il Quartetto op. 47 e il Quintetto op. 44. Sua moglie Clara, che fu dedicataria e prima interprete di quest’ultimo lo descrisse come “magnifico, pieno di forza e di freschezza”, in grado di far rivivere tutta la vivacità delle sue sperimentazioni pianistiche.

Programma

R. Halffter (1900-1987)

Ocho Tientos op. 35 

J. Turina (1882-1949)

Quartetto op. 34. La oraciòn del Torero (Introduction brève – Pasodoble – Andante – Lento – Pasodoble (reprise)

E. Granados (1867-1916)

Quintetto per pianoforte e archi in sol min., op. 49 (Allegro – Allegretto quasi andantino – Largo. Molto presto)

R. Schumann (1810-1856)

Quintetto per pianoforte e archi in mi bem. magg. op. 44 (Allegro brillante – In modo d’una marcia. Un poco largamente – Scherzo. Molto vivace – Allegro ma non troppo)