Panariti: «un progetto dalle forti ricadute sociali ed economiche»
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore all’università Loredana Panariti, ha approvato il progetto “Biomedicina molecolare (Ican-Fvg)”, per 1,4 milioni di euro, nell’ambito dell’aggiornamento al “Piano programmatico degli interventi 2016-2018” relativo ai fondi al sistema universitario regionale previsti dalla LR 2/2011.
L’iniziativa prevede la creazione di un’innovativa infrastruttura inter-ateneo di ricerca, formazione, sperimentazione e innovazione, di carattere interdisciplinare e competitiva a livello internazionale nel campo della ricerca sulle malattie legate all’invecchiamento della popolazione, come tumori, malattie neurodegenerative, cardiovascolari e croniche. L’infrastruttura collegherà in una rete integrata di ricerca e sperimentazione le attività dei tre atenei regionali nella biomedicina molecolare, sotto la guida dell’Università di Trieste, che ha la regia, in collaborazione con l’Università di Udine e la Sissa (Scuola internazionale superiore di studi avanzati).
E’ prevista la realizzazione di un laboratorio centrale (hub), con dotazione di infrastrutture scientifiche di media e grande dimensione, e il potenziamento dei laboratori collegati in rete (spoke). La concentrazione e la messa in rete di risorse umane e tecnologiche mira a raggiungere risultati scientifici di eccellenza, competitivi. Ican si prefigge inoltre di contribuire alla formazione delle nuove generazioni di ricercatori, medici e imprenditori. Il progetto prevede altresì un forte collegamento con le realtà territoriali, allo scopo di assicurare una ricaduta socio-economica dei risultati.
La rete interuniversitaria potrà contare sulla sinergia con Area Science Park per le attività di trasferimento tecnologico, mentre la connessione con realtà imprenditoriali e sanitarie in regione – in particolare, aziende e istituzioni del cluster regionale BioHighTech – garantirà la possibilità di trasformare gli esiti della ricerca in prodotti e tecnologie biomediche di avanguardia e di traslazione dei risultati anche nel contesto clinico. L’approvazione dell’intervento segue l’aggiornamento del “Programma triennale 2016-2018” sui finanziamenti al sistema universitario regionale, che ha previsto un aggiuntivo stanziamento di 1,4 mln euro per infrastrutture di ricerca condivise, portando a 3,7 milioni le risorse per interventi infrastrutturali e a 19 la dotazione del Programma per il triennio.