Firmato alla caserma “Pizzolato” l’accordo per finalizzare la riqualificazione ed ampliamento dell’unica struttura italiana che racconta il corpo militare più amato
Un ulteriore passo è stato fatto a Trento per concretizzare le attività contemplate nel protocollo d’intesa sottoscritto, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e dal presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, nello scorso mese di maggio, a Treviso. Presso la caserma Pizzolato è stato sottoscritto l’accordo per dare attuazione alle attività necessarie per la riqualificazione ed ampliamento del Museo Storico degli Alpini di Trento.
L’accordo, elaborato dalla Direzione dei lavori e del demanio, definisce e disciplina tutte le attività volte a dare valore di concretezza alle opere di ristrutturazione, ed è stato sottoscritto, alla presenza del comandante delle Truppe alpine, generale di Corpo d’Armata, Federico Bonato, dal direttore della direzione dei lavori e del demanio, generale di divisione Massimo Scala, dal sindaco di Trento, Alessandro Avdreatta e dal presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Sabastiano Favero.
Un progetto ambizioso – frutto di una grande e significativa sinergia tra la Difesa, l’Associazione Nazionale Alpini, il Comune e la Provincia di Trento che vedrà, tra gli effetti principali, il consistente ampliamento della superficie espositiva con un significativo aumento della capacità di posizionamento dei numerosi reperti e cimeli custoditi, unici nel loro genere, tanto che la struttura sul Doss Trento è un unicum a livello nazionale.
La struttura esprimerà fin nelle sue linee costruttive lo scopo di custodire la memoria e conservare il patrimonio culturale e storico da tramandare alle generazioni future. I nuovi volumi si configurano come elemento di protezione, ma anche come punto di osservazione privilegiato della memoria storica. Le addizioni fungono da nuova “cinta muraria”, caratterizzata da una forte propensione all’introversione: esse si solidificano ed assumono consistenza verso l’esterno, al fine di garantire la sicurezza che la destinazione impone nei confronti dello spazio circostante.
I fronti secondari mantengono quindi la chiusura a protezione dell’interno, aprendosi solo con strette feritoie per soddisfare i requisiti funzionali di illuminazione, mentre il porticato sul fronte principale, caratterizzato da una scansione lineare ed astratta delle geometrie e da una grande trasparenza, ha il duplice scopo di accogliere il visitatore e di sottolineare la sagoma, più organica e massiccia, della preesistenza.
Il Museo Nazionale Storico di tutti gli Alpini, dislocato sull’acropoli alpina del Doss Trento, fu inaugurato il 15 marzo 1958 in occasione della XXXI Adunata nazionale degli Alpini svoltasi proprio a Trento. Tale struttura museale mantiene vive e tramanda le tradizioni e le gesta degli Alpini, rappresentando un riferimento di alta valenza storico – culturale che, una volta terminate le attività di riqualificazione, andrà ad arricchire la rete storico – artistica trentina della quale entrerà a far parte.
Presente alla stipula dell’accordo anche il presidente della Sezione A.N.A. di Trento, Maurizio Pinamonti e l’assessore provinciale alla cultura e protezione civile, Tiziano Mellarini, che hanno espresso la soddisfazione dell’intera realtà trentina per la storica firma, peraltro a pochi mesi dalla prossima adunata nazionale di tutti gli alpini e che avrà luogo, proprio a Trento, dal 11 al 13 maggio prossimo.