TTG Incontri di Rimini: turismo motore della crescita economica italiana

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Bocca (Federalberghi): «il turismo cresce, ma non adagiamoci. 2017 anno eccellente, ora necessario  fidelizzare la clientela» 

spiaggia gradoE’ un anno «eccezionale per il turismo italiano, il settore è già e sarà protagonista della ripresa e anche dell’aumento dell’occupazione proprio per la sua caratteristica insita di non poter essere né esternalizzato e né meccanizzato – afferma il presidnete di Federalberghi, Bernabò Bocca in occasione dell’apertura del salone del turismo TTG Incontri di Rimini -. Ma basta crogiolarsi sugli allori e fare le cicale. L’Italia deve vivere di turismo e il governo deve aiutare e sostenere un settore il cui valore aggiunto vale 4 volte la ricchezza generata dal comparto tessile e dell’abbigliamento e 3 quella del comparto agroalimentare».

Bocca sottolinea come il turismo italiano vanti 176.000 occupati in modo stabile (250.000 ad agosto). Continuano i risultati positivi: secondo la rilevazione del centro studi di Federalberghi nei primi nove mesi di quest’anno i pernottamenti negli esercizi alberghieri sono cresciuti con una percentuale pari al 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, derivante dalla crescita di entrambe le componenti (italiani +2,2% e stranieri +3,5%). 

Conferma il buono stato di salute del turismo anche la rilevazione periodica di Confturismo-Istituto Piepoli: chiude bene l’estate e c’è molto ottimismo per l’autunno. L’indice di fiducia del viaggiatore italiano raggiunge nel mese di settembre un valore pari a 64 punti, elevato per il periodo, sebbene in lieve calo, giustificato in buona parte dalla stagionalità, rispetto al mese di agosto. «Certo – riconosce il presidente di Federalberghi – abbiamo proseguito un trend positivo iniziato negli ultimi anni, ma abbiamo anche approfittato delle difficoltà di alcuni nostri concorrenti come Egitto, Mar Rosso e Turchia. Il mare ha fatto “Bingo”, più delle città d’arte. C’è grande soddisfazione e ottimismo per la stagione che deve arrivare. Siamo sempre più convinti che l’Italia deve vivere di turismo, mi auguro che si passi alla logica di aiutare i settori che vanno bene e non di incaponirsi su altri che hanno il fiato corto. Noi siamo il paese più bello del mondo, tutti gli stranieri vogliono venire in Italia per vedere le nostre bellezze, io mi auguro che governo e istituzioni capiscano questa cosa e non usino solamente per gli introiti Iva che derivano dal nostro settore, ma ci aiutino seriamente: il turismo, da un lato, ha grossi appeal e dall’altro ha una pressione fiscale che non eguali in Europa – prosegue Bocca -. Tra Ires, Imu, tassi locali, tasse di soggiorno, Tarsu… se andiamo a fare la somma superiamo il 65% e questa non è una cosa sostenibile. Per questo continuiamo a chiedere a gran voce la detraibilità dell’Imu sugli immobili strumentali come sono gli alberghi. Non si possono strangolare le imprese». 

Secondo Bocca, l’Italia non si deve fermare: «io dico sempre ai miei amici albergatori che quando questi paesi risolveranno i loro problemi di sicurezza torneranno molto più aggressivi avendo un sistema di costi molto inferiore al nostro dal punto di vista della commercializzazione, delle tariffe, della promozione. Per questo non dobbiamo fare come le cicale, ma come le formiche e approfittare di questo momento di coincidenze positive per fidelizzare la clientela. Gli stranieri vengono da noi perché siamo l’Italia, ma poi bisogna farli tornare con le politiche dei grandi eventi, delle grandi mostre. Esattamente quello che porta un turista ad andare 3/4 volte all’anno a Parigi…». 

Per quanto riguarda la grande battaglia di Federalberghi contro l’abusivismo, Bocca è soddisfatto: «ha portato alla legge del 21% sul sostituto d’imposta che è l’unica legge che riesce e far emergere gli abusivi. Sono certo che darà grossi benefici, soprattutto alle casse dello Stato». 

Secondo il centro studi di Federalberghi, in attesa di poter tracciare un bilancio consolidato dell’andamento della stagione estiva, il quadro d’insieme risultante dai dati parziali è nel complesso positivo, anche se non va dimenticato che alcune aree sono purtroppo caratterizzate da una tendenza al ribasso. Nel periodo gennaio – giugno 2017, il fatturato dei servizi di alloggio è aumentato del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Se si considera solo il secondo trimestre, l’incremento è dell’8,2%. La spesa dei turisti stranieri in Italia nel primo semestre del 2017 ammonta a 16,7 miliardi di euro, con un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel mese di settembre 2017, i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione aumentano dello 0,3% rispetto al mese precedente e aumentano del 2,2% rispetto a settembre 2016. Sempre a settembre l’indice del clima di fiducia delle imprese turistiche registra una diminuzione, da 112,9 a 111,2

Il turismo sta trainando l’economia e parte di questa spinta deriva anche dalla crescita dell’ottimismo. Per il secondo mese consecutivo la maggioranza degli italiani è ottimista sull’andamento dell’economia. Se dal lato macroeconomico l’economia mostra segni di miglioramento, a livello settoriale si denota che la stagione estiva si è “allungata”. Secondo l’indagine, l’autunno turistico sarà migliore anche della primavera. Più italiani faranno una vacanza lunga tra settembre e novembre rispetto a quanto fatto durante questa primavera. La forte crescita autunnale del settore turistico è trainata dalle destinazioni nazionali: si conferma la voglia di visitare città e località d’arte. Quasi un italiano su due sceglierà una di queste destinazioni, in crescita di 12 punti percentuali rispetto ad agosto e di due punti percentuali rispetto al mese di settembre del 2016. 

Tre italiani su quattro continuano a preferire l’Italia come prossima destinazione. Le regioni più ambite sono la Toscana, il Trentino Alto Adige, il Lazio e la Lombardia. In Europa, la Spagna rimane la prima meta, mentre in America gli Stati Uniti sono davanti ai Caraibi. Per il prossimo trimestre la durata media del viaggio sarà di 4,1 notti. Il valore è più elevato rispetto allo stesso mese di settembre dello scorso anno, quando si raggiunsero le 3,9 notti per vacanza. Le vacanze autunnali saranno dunque un po’ più lunghe. Tra le persone che partiranno nel prossimo trimestre, più di una su due farà un vacanza di 3 o più notti.

A TTG Incontri l’assessore al turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, ha presentato i dati conseguiti dalla regione: «non è ancora finito, ma possiamo già dire che il 2017 è stato un anno da incorniciare per tutto il turismo italiano. L’Emilia Romagna ha fatto delle performance superiori alla media nazionale. Noi cresciamo dell’8% in termini di arrivi e del 6% in termini di presenze, il che significa che a fine 2017 supereremo i 50 milioni di presenze in regione che è un dato che non avevamo da prima degli anni ’90. Siamo tornati a essere una regione dai grandi numeri turistici e che può fare da traino a tutta l’Italia».

Soddisfatto il commento del direttore generale Turismo del Mibact, Francesco Palumbo: «stiamo per chiudere un anno molto positivo. Stanno crescendo tutti i tipi di turismo da quelli più maturi a quello di tutti i nuovi prodotti. Cresce il turismo balneare, cresce quello legato alle piccole e medie città d’arte, sono cresciute in maniera incredibile anche le visite ai musei con un +12.5%. Sono dati che ci fanno pensare che sia i prodotti consolidati, sia i nuovi prodotti per cui l’Italia però è nota nel mondo, come quelli legati alla cultura, funzionano molto bene. Ma non è il primo anno di crescita. Veniamo da almeno 2-3 anni positivi, è un trend che si va consolidando e non è solo in occasione di eventi internazionali. Dobbiamo approfittarne per mettere a punto nuovi prodotti turistici (adesso stiamo discutendo sul turismo sportivo) e consolidare il rapporto qualità prezzo. Per fare questo è determinante il lavoro comune tra privato e pubblico perché altrimenti non si riesce a fare quel salto di qualità necessario».