Osservatorio Mecspe: per 75% Pmi della meccanica emiliano romagnole giudica positivamente “Industria 4.0”

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Le imprese hanno adottato definitivamente la nuova metodica, anche in carenza di incentivi pubblici 

ucimu macchina laser 2Il 75% delle Piccole e medie imprese emiliano romagnole attive nel comparto della meccanica e subfornitura, a quasi un anno di distanza dalla presentazione del Piano nazionale “Industria 4.0” «giudica positivamente o discretamente gli effetti sul settore seppur esprimendo la necessità di un piano pluriennale e di una minore attenzione rivolta alle grandi imprese». 

Il dato emerge dall’Osservatorio Mecspe presentato a Modena da Senaf in occasione della quarta tappa dei “Laboratori Mecspe fabbrica digitale, la via italiana per l’industria 4.0”. In particolare, viene evidenziato come «tra le iniziative previste si attribuisce grande rilevanza all’iper-ammortamento per i macchinari funzionali alla digitalizzazione (78,6%), al miglioramento delle infrastrutture digitali abilitanti (61,5%) al credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (57,7%), e al potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi (50%)». 

In base ai dati raccolti dall’osservatorio, appare «chiara la propensione agli investimenti da parte delle imprese: il 35,5% degli imprenditori dichiara che continuerebbe a destinare parte del fatturato in innovazione anche in assenza di agevolazioni, segno che la trasformazione in corso è ormai matura e culturale. C’è comunque un 25,8% che continuerebbe a farlo riducendo però gli investimenti, mentre solo il 3,2% smetterebbe totalmente». 

Nel dettaglio, per quanto riguarda gli investimenti nei prossimi anni, «l’85,7% delle aziende è disposto a investire una quota del proprio fatturato per trasformare l’impresa in una Fabbrica Intelligente, con quasi 3 su 10 orientate a superare la quota del 10%. Solo il 14,3% non intende effettuare investimenti». 

Oltre a questo, è necessario che le imprese affrontino il tema “Industria 4.0” anche sul piano della commercializzazione e comunicazione, ad iniziare dalla corrette presenza sul Web e l’impiego del commercio elettronico, perché non basta produrre secondo i moderni criteri, ma serve pure avere una vetrina globale efficiente per attrarre nuovi clienti e commesse.