Euregio Tirolese: formazione professionale di alta qualità

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Forum tra Trentino, Alto Adige e Tirolo sull’educazione tecnica superiore

formazione eusalp euregioForum della Formazione Duale nella Regione Alpina; oltre settanta partecipanti provenienti dai tre territori dell’Euregio e dai sette paesi membri di Eusalp si sono riuniti a San Michele all’Adige in provincia di Trento presso la Fondazione Edmund Mach, per un primo momento di incontro tra rappresentanti delle istituzioni, dell’amministrazione pubblica, dell’istruzione e delle imprese. Tema centrale dei lavori: i sistemi di educazione duale e la certificazione ed il riconoscimento delle competenze e dei titoli acquisiti. 

«Questo è un luogo particolare dove si mescolano scuola, formazione, ricerca e da qualche tempo anche il mondo dell’impresa – ha spiegato in apertura il presidente dell’Euregio (e della provincia di Trento), Ugo Rossi – proprio questa è la sfida che il sistema dell’istruzione deve saper cogliere, ovvero sviluppare al meglio le capacità dei nostri studenti. La scuola deve collegarsi con il mondo del lavoro. Questo è lo scopo di queste due giornate di convegno: mettere al centro le buone pratiche dei tre territori, imparare uno dall’altro e alzare la qualità per affrontare insieme il tema della piena occupazione». 

Dopo i saluti istituzionali di Rossi, degli assessori Johannes Tratter (Tirolo) e Philipp Achammer (Alto Adige), del presidente della FEM (Andrea Segrè), del direttore del CIF (Marco Dal Rì) e della referente trentina di Eusalp (Bogarka Fenyvesi-Kiss), dell’INAPP (Sandra D’Agostino) e alcuni rappresentanti dei territorio dell’Euregio Tirolese (Alto Adige, Trentino e Tirolo) hanno analizzato e messo a confronto i sistemi e le buone pratiche delle tre aree nell’ambito delle attività realizzate dall’Action Group 3 di EUSALP.

«Il connubio – ha spiegato l’assessore tirolese Johannes Tratter – tra formazione pratica e teorica è un punto fondamentale. Quando si parla di apprendistato è importante parlare di qualità della formazione anche all’interno delle aziende ove i giovani vanno ad inserirsi. Ben vengano convegni come questo in quanto permettono l’incontro, lo scambio di buone pratiche per migliorare il sistema della formazione duale che è di qualità in tutti e tre i territori dell’Euregio». 

L’assessore altoatesino Philipp Achammer ha invece voluto lanciare un messaggio direttamente ai giovani: «dobbiamo dire ai nostri ragazzi e ragazze che l’apprendistato è una scelta giusta, non è di seconda categoria. I dati ci dimostrano che essa porta ad un successo, a delle prospettive, all’inserimento nel mercato del lavoro. La formazione duale è un modello di successo e merita il massimo supporto a tutti i livelli, provinciale, di Euregio ed Eusalp». 

Secondo il presidente della FEM Andrea Segrè «il progetto che il nostro fondatore Edmund Mach presentò nel 1874 alla Dieta di Innsbruck per la nostra scuola prevedeva fin da subito che essa sarebbe stata affiancata da una stazione sperimentale e annessa azienda agricola. La sinergia tra formazione, ricerca, consulenza e sperimentazione fa quindi parte della nostra identità; in quasi un secolo e mezzo di storia questa peculiarità ci ha resi unici a livello nazionale ed europeo. Dalle superiori al dottorato, ai nostri studenti basta mettere un piede fuori dalla classe per trovarsi in un laboratorio all’avanguardia o in un vitigno sperimentale. Quest’anno poi, grazie all’attivazione del Centro Agricoltura Alimenti Ambienti con l’Università di Trento, abbiamo chiuso il “cerchio” della formazione con una laurea in viticoltura ed enologia completamente “Made in Trentino”».

Il direttore del CIF, Marco Dal Rì, ha invece spiegato come «nell’ambito delle due scuole agrarie presso alla FEM il sistema duale in senso stretto è stato avviato, in via sperimentale, quest’anno scolastico coinvolgendo 9 alunni del corso per tecnico imprenditore agricolo del IV anno; noi però abbiamo una lunga esperienza in ambito di tirocinio e alternanza scuola lavoro. Infatti fino dagli anni ’50 gli studenti del corso enologico erano tenuti a fare almeno un’esperienza di tirocinio in cantina durante il periodo vendemmiale. Successivamente abbiamo introdotto l’obbligo del tirocinio per tutti gli studenti in  tutti i percorsi formativi e quindi nessun alunno termina il suo percorso di studi presso la Fondazione senza aver affrontato un periodo più o meno lungo di esperienza pratica presso aziende del settore».

Attualmente alla FEM sono 609 le aziende convenzionate dove gli alunni possono svolgere il tirocinio nel rispetto delle norme di sicurezza e con la supervisione di un tutor scolastico e un tutor aziendale. Delle 609 aziende 400 sono in Provincia di Trento, circa 50 in provincia di Bolzano e altre 150 fuori regione. A queste vanno aggiunte anche circa 20 aziende all’estero (Germania e Austria).

Sandra D’Agostino dell’INAPP ha invece analizzato e messo a confronto i sistemi e le buone pratiche delle tre aree: «sia Trentino che Alto Adige e Tirolo sono territori fortunati rispetto ai loro contesti nazionali, sono infatti tre territori dove per i giovani è più facile inserirsi nel mondo del lavoro. La formazione duale è importante perché si è dimostrata essere uno strumento molto efficace per combattere la disoccupazione giovanile, aiutare i giovani a inseriresi più facilmente e stabilmente il mondo del lavoro. Proprio per questo si vuole andare verso un suo rafforzamento in tutti i paesi europei, puntando ad un apprendistato di qualità».