Al Brennero 100 km di coda di camion fino ad Egna. Filtraggio in Austria per non fare passare più di 300 tir/ora
Il 4 ottobre 2017 è un giorno che gli autotrasportatori in viaggio sulla direttrice Nord tra Verona e Monaco è una giornata che non dimenticheranno, con lunghissime code di Tir ai confini italiano e tedesco con l’Austria.
Code dovute aduna decisione del Tirolo austriaco che ha limitato il transito dei Tir che passano dalla Germania sull’autostrada A12 della Valle dell’Inn a 300 mezzi pesanti all’ora, per limitare il traffico. Allo stesso tempo si è agito sull’ingresso meridionale al Brennero.
In Germania il 4 ottobre è il giorno dopo la “Festa dell’Unità della Germania”, giorno in cui c’era il blocco della circolazione dei mezzi pesanti e quindi era attesa una forte circolazione di camion. Peccato che il Tirolo abbia deciso di rallentare gli attraversamenti del suo territorio, generando forti ripercussioni ai suoi confini. E non è finita qui: l’operazione rallentamento dei veicolo pesanti verrà ripetuta il 27 ottobre, dopo la festa nazionale austriaca.
La Germania si è già rivolta alla Commissione Europea, in quanto il Tirolo violerebbe con queste limitazioni del traffico merci i principi del mercato interno europeo. Nonostante questo il Tirolo ha preso in considerazione il blocco dei tir sull’autostrada A13 del Brennero, fatto che ha portato al collasso del traffico anche in Alto.
Secondo la Camera di commercio di Bolzano «non basta reagire alla congestione del traffico solo con i divieti, come quello di transito nei fine settimana, la domenica e nei festivi e nelle ore notturne, l’aumento dei pedaggi nelle ore notturne, il divieto di transito settoriale e adesso anche il blocco dei tir. Così facendo non si diminuisce il traffico. Come paese di transito non è possibile isolarsi. Le vie di transito esistenti devono essere sfruttate meglio, il traffico va distribuito e le ore di punta evitate. Servono – sottolinea il presidente della Camera, Michl Ebner – alternative migliori al divieto. Una soluzione a breve termine per le giornate di punta potrebbe arrivare da una distribuzione del traffico sull’arco delle 24 ore».
Il blocco ha pesato non poco sull’attività degli autotrasportatori altoatesini. Elmar Morandell, presidente dei trasportatori di merci lvh.apa Confartigianato Imprese, ha le idee chiare: «l’accordo era per un accesso programmato a Kufstein da Nord verso Sud. Se il giorno festivo è in Germania, perché i camion devono restare fermi in Italia? Già lunedì intorno a mezzanotte i primi camion diretti in Germania sono stati fermati in Alto Adige e reindirizzati al parcheggio Sadobre. A causa del divieto di circolazione speciale imposto in Tirolo, sono dovuti rimanere lì fino al termine della misura. Un accesso programmato non annunciato a Vipiteno ha di conseguenza garantito ai tirolesi un mercoledì senza code e con scarse emissioni inquinanti».
Dal lato altoatesino invece, è scoppiato il caos. «Oltre 5.000 autisti hanno dovuto trascorrere l’intera giornata sull’A22 all’interno del proprio camion, in attesa che la coda si risolvesse. Non condividiamo in alcun modo questa misura unilaterale da parte del Tirolo – ha aggiunto Morandell -. Il danno economico è enorme, si parla di circa 37 milioni di Euro. Il concetto di regione europea viene sempre lodato, ma dove l’Euregio in questi momenti?».
La sezione di mestiere dei trasportatori di merci lvh.apa ha a cuore il benessere della popolazione. Proprio per questo ha proposto di evitare gli accessi programmati, di sospendere il doppio pedaggio notturno dal Brennero ad Innsbruck nei giorni festivi e di non introdurre alcun divieto di transito speciale in Austria quando in Germania si celebra una festività. Solo in questo modo sarà possibile evitare code, si riusciranno a tutelare l’ambiente e la popolazione dell’intero asse del Brennero e si scongiureranno ulteriori perdite economiche.