Trasporti NordEst a Trieste incontri progetto AlpInnoCt

0
576
baviera incontro tra serracchiani e seeehofer
A Ingolstatd incontro tra Seehofer e Serracchiani sulla collaborazione tra Baviera e Friuli Venezia Giulia

baviera incontro tra serracchiani e seeehoferCondividere, attuare e capitalizzare soluzioni innovative per lo sviluppo del trasporto combinato, sono gli obiettivi degli incontri del progetto AlpInnoCt, che coinvolge partner di cinque Paesi dell’arco alpino (Italia, Slovenia, Austria, Germania e Svizzera), in svolgimento a Trieste fino a venerdì 6 ottobre.

«L’attività principale che la Regione si propone di realizzare con questo progetto – dichiara l’assessore regionale a infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro – è rappresentata dallo studio e dalla valutazione dell’applicazione di soluzioni innovative pilota in materia di trasporto combinato lungo la direttrice tra il porto di Trieste e le aree produttive della Baviera, d’intesa e in coordinamento con l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale». 

AlpInnoCT, acronimo di Alpine Innovation for Combined Transport, punta a migliorare la competitività del trasporto combinato delle merci attraverso un’ottimizzazione integrata e transnazionale dei servizi intermodali. Il progetto, della durata di 36 mesi, è stato approvato a fine 2016 dal programma di cooperazione territoriale transnazionale Interreg Spazio Alpino 2014-20, con un finanziamento complessivo di 3 milioni di euro, ed è coordinato dalla Baviera con partner Regione Friuli Venezia Giulia e Autorità dell’Adriatico Orientale. 

«Il porto di Trieste – evidenzia il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino – ha una forte vocazione ferroviaria, con connessioni dirette su scala internazionale e una crescita nella movimentazione dei treni che nel biennio 2014-16 ha superato il 64%. Con AlpInnoCt stiamo lavorando per incrementare il traffico intermodale con la Germania, da sempre uno dei nostri principali mercati di riferimento, attraverso studi e azioni pilota Ict congiunte». 

Nel corso dei tre giorni di lavoro i quindici partner di progetto si confronteranno per impostare lo strumento del “dialogue event”, pensato per coinvolgere i portatori di interesse dell’area nel progetto, e per analizzare lo stato di avanzamento delle attività di ricerca e studio anche per lo sviluppo della strategia per la Regione alpina Eusalp. Per l’Italia partecipano al progetto anche l’Unione delle Camere di Commercio del Veneto-Eurosportello, che è responsabile delle attività di promozione e comunicazione, l’Accademia europea di Bolzano e il Consorzio Zai interporto Quadrante Europa di Verona.

La collaborazione interregionale tra Friuli Venezia Giulia e Baviera si consolida anche con l’incontro tra le due regioni che si è svolto a Ingolstatd in Baviera. «L’accordo con la Baviera – ha detto Serracchiani – è sempre più concreto, tanto che abbiamo già fissato in agenda per le prossime settimane una serie di incontri bilaterali dedicati alla collaborazione nei settori delle politiche agricole e dei cluster economici». 

Serracchiani ha confermato i progressi registrati nelle relazioni che uniscono il Land tedesco al Friuli Venezia Giulia, individuando nel corridoio doganale di collegamento tra il Porto di Trieste e la Baviera un punto dell’accordo in cui si sono conseguiti dei progressi, in termini di semplificazione delle procedure, ma sul quale «bisogna ancora impegnarsi per un’attuazione completa di quanto programmato». Ad ottobre e a novembre ci saranno una serie di incontri tematici fra le rispettive delegazioni nei quali saranno definite alcune collaborazioni, in primis quella sulla formazione grazie a degli scambi bilaterali incentrati su metodi, contenuti didattici e programmi di insegnamento congiunti. Altri campi d’azione comune oggetto dei prossimi incontri tecnici saranno quelli dedicati ai cluster economici e alle politiche agricole, con particolare attenzione alla viticoltura e all’enoturismo. 

Serracchiani ha testimoniato l’interesse delle autorità bavaresi per gli ultimi investimenti messi in campo dal Governo italiano per il porto di Trieste: 83 milioni euro che doteranno, grazie ai lavori nell’area di Campo Marzio, nell’arco di dieci anni il porto di Trieste di tre stazioni ferroviarie dotate di binari da 750 metri, con la concreta possibilità di sviluppare in maniera più che significativa i traffici delle merci a rotaia sinergicamente a quelli via mare.