Secondo il “Monitor” di Index Resarch Zaia è il governatore più amato d’Italia e Brugnaro è secondo tra i sindaci

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Zaia: «una bella soddisfazione, i cittadini gradiscono il nostro lavoro». Brugnaro «un risultato reso possibile dal lavoro di squadra»

Index Research Logo 1.0Luca Zaia (Veneto), Sergio Chiamparino (Piemonte), Michele Emiliano (Puglia), Enrico Rossi (Toscana), Maurizio Marcello Pittella (Basilicata) sono i primi 5 governatori d’Italia secondo il “Monitor” di Index Research dedicato alle regioni, il monitoraggio semestrale che rileva la soddisfazione nei confronti del lavoro dei presidenti di Regione. 

Sul fronte dei sindaci, Dario Nardella (Firenze), Luigi Brugnaro (Venezia), Federico Borgna (Cuneo), Matteo Ricci (Pesaro), Giorgio Gori (Bergamo) sono invece i primi cittadini più amati. 

Luca Zaia è il Governatore più amato d’Italia: il presidente del Veneto è apprezzato dal 58,3% dei cittadini intervistati. Secondo l’istituto di ricerca diretto da Natascia Turato, a conquistare la medaglia d’oro nel primo semestre 2017 è un’amministrazione della Lega Nord. A sorpresa, al secondo posto Sergio Chiamparino (56,4%), presidente del Piemonte eletto con il Pd. La sua è stata una vera e propria scalata: in un anno ha guadagnato ben sei posizioni accrescendo il suo consenso del 6,2%. Sul terzo gradino del podio Michele Emiliano: il governatore Dem della Puglia, che nel 2016 guidava la classifica, è scivolato di due posizioni, conquistando il 56,1% dei consensi, l’1,3% in meno rispetto all’ultima rilevazione. 

Salgono di un posto rispettivamente Enrico Rossi (Pd), governatore della Toscana con il 53,3% e Maurizio Marcello Pittella (Pd) della Basilicata (53,5%). Scende invece Giovanni Toti (FI), presidente della Liguria, che ha dovuto cedere tre posizioni perdendo lo 0,6%. Perde punti anche Nicola Zingaretti (Pd): il presidente della Regione Lazio scivola dalla settima alla nona posizione e il suo consenso scende sotto la soglia del 50%. In grande ascesa invece Roberto Maroni (Lega Nord) alla guida della Lombardia, che dagli ultimi posti della classifica nel 2016 sale all’undicesima posizione guadagnando cinque punti e mezzo. 

La prima donna in classifica è Catiuscia Marini, governatore dell’Umbria al tredicesimo posto (45,6%), incalzata da Debora Serracchiani (Pd), presidente del Friuli Venezia Giulia a fine mandato, quartultima in classifica (44,7%). Si conferma all’ultimo posto il siciliano Rosario Crocetta (Pd) con solo il 26,8% dell’apprezzamento, prossimo alla scadenza e non riconfermato alla carica.governatori

Il miglior sindaco d’Italia è Dario Nardella, ex deputato Pd, alla guida di Firenze dal 2014: il 62,1% dei suoi concittadini hanno espresso soddisfazione nei confronti del lavoro svolto dalla sua amministrazione. Al secondo posto l’imprenditore e dirigente sportivo Luigi Brugnaro sindaco di Venezia eletto con il centrodestra. Rispetto ad un anno fa guadagna due posizioni e il 61,5% dell’apprezzamento. Balzo in avanti anche per Federico Borgna, riconfermato per la seconda volta sindaco di Cuneo lo scorso giugno al primo turno. Rispetto ad un anno fa, lo apprezza il 5,5% in più della popolazione. In quarta posizione Matteo Ricci (Pd), primo cittadino di Pesaro. Chi perde punti è invece l’imprenditore Giorgio Gori, sindaco di Bergamo a capo di una coalizione di centro sinistra. Per lui brusco capitombolo dal vertice della classifica al quinto gradino: in un anno ha perso due punti e mezzo.

Settimo posto per il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, incalzato al nono posto dal primo cittadino di Trento, Alessandro Andreatta. Tra i sindaci del NordEst, Massimo Bergamni (Rovigo) è al 15° posto, Alessandro Siriani (Pordenone) al 23°, Jacopo Masaro (Belluno) al 32° e Achille Variati (Vicenza) al 37° posto.

 La prima donna sindaco in classifica è Silvia Marchionini di Verbania, si aggiudica il quattordicesimo posto. Bisogna scorrere fino al ventunesimo per trovare la seconda, la M5S Chiara Appendino, primo cittadino di Torino che però, dopo la luna di miele con la sua città, perde terreno e balza indietro dalla decima alla ventunesima posizione. Da segnalare la buona performance dell’ex grillino Federico Pizzarotti: rieletto a giugno sindaco di Parma con la sua lista “Effetto Parma”, rispetto al 2016 ha guadagnato diverse posizioni ed è salito al 56,3% di apprezzamento. La classifica “Indexcittà” rappresenta i sindaci che superano il 55% di soddisfazione sull’operato espressa dai cittadini per cui non sono presenti i primi cittadini delle due maggiori città italiane, Giuseppe Sala, sindaco di Milano e Virginia Raggi, sindaco di Roma, rispettivamente al 49esimo posto con il 54,3% e all’88esimo con il 44,4%.sindaci 1 semestre 2017

Soddisfatto del secondo posto sul podio Luigi Brugnaro: «quando due anni fa mi sono candidato, ho fatto un solo patto: con i cittadini. Essere ai vertici tra i sindaci più apprezzati d’Italia è il risultato di un lavoro costante, quotidiano, non solo mio, ma di tutte quelle persone che credono nel futuro di Venezia: come nello sport, conta il gruppo, la squadra, il team. I cittadini iniziano a vedere i segni di quel cambiamento che è frutto di un grande e progetto trasversale, che va al di là delle posizioni politiche e che guarda al futuro delle giovani generazioni. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma con la collaborazione di tutti, possiamo ridare a Venezia, nella sua dimensione metropolitana, il ruolo di prestigio che merita. È un riconoscimento che voglio condividere con tutti, a partire dal mio team, dalla giunta, dai consiglieri municipali e comunali della nostra maggioranza fino a tutti i miei amici e sostenitori per l’incoraggiamento continuo. Un riconoscimento particolare  – sottolinea il sindaco di Venezia – a tutti quei lavoratori del Comune e delle Società partecipate che hanno scelto di essere protagonisti di questo progetto di cambiamento, che ha come unico scopo quello di creare le condizioni migliori per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. E un grande bacio a Stefania per il nostro amore che mi dà tanta forza ogni giorno».

Per Luca Zaia, il risultato della classifica « è in realtà un risultato di squadra, che dedico ai miei assessori e a tutti i lavoratori della Regione. Spero che questo riconoscimento sia determinato soprattutto dal fatto che la gente percepisce che tutto ciò che facciamo, lo facciamo con il cuore. Ogni statistica – aggiunge Zaia – va valutata con equilibrio, perché se la media dice che ogni italiano mangia un pollo l’anno significa che ce n’è uno che ne mangia dieci e altri che non lo mangiano mai, ma il segnale che arriva da questa indagine mi sembra chiaro: nel lavoro istituzionale serve prima di tutto il rispetto verso i cittadini amministrati e l’impegno per mantenere la parola data. Magari una persona può non essere d’accordo con quello che fai, ma se lo fai con il cuore per mantenere gli impegni presi non può dire che non sei di parola».