Autostrada del Brennero: polemica sulla nomina del responsabile della comunicazione (un esperto nel campo teatrale e dello spettacolo)

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Sede A22
L’Ordine e il sindacato dei Giornalisti denuncia la violazione della legge 150 sugli uffici stampa, Annunciata un’interrogazione in Consiglio provinciale e la segnalazione alla Corte dei conti

Sede A22E’ da qualche anno che la comunicazione della società Autostrada del Brennero mostra qualche vistosa pecca, con molte situazioni dove l’azione informativa è stata palesemente deficitaria, sicuramente non in linea con gli obblighi di trasparenza che ci aspetterebbe da una realtà dove il capitale è per oltre l’80% in mano agli enti territoriali e dove il consiglio di amministrazione è quasi tutto frutto delle logiche del manuale Cencelli.

Alla fine, il presidente del consiglio di amministrazione, l’avvocato Andrea Girardi (espressione del Patt) e l’amministratore delegato, l’ing. Walter Pardatscher (di stretta osservanza Svp) hanno estratto il coniglio dal cilindro, con una mossa teatrale degna di miglior spettacolo (oltre che di sprezzo delle competenze professionali e del rispetto delle leggi). Per comunicare al meglio cosa serve? La logica suggerirebbe un esperto di comunicazione pubblica, magari con esperienza consolidata nel campo delle relazioni pubbliche. Non guasterebbe neanche il fatto che fosse iscritto all’Ordine dei giornalisti (anche per rispettare la famosa e spessissimo disattesa legge 150 dello Stato sugli uffici stampa che dispone che “l’attività giornalistica di redazione dei comunicati stampa e di contatticon gli organi d’informazione deve essere in capo ad un giornalista iscritto all’Ordine). Magari, già che ci siamo, visto che l’A22 si occupa di trasporto e ha interessi sempre più vasti nel campo della logistica delle merci, sarebbe pure il caso che il nuovo responsabile della comunicazione ne sapesse qualcosina in queste materie. Infine, ciliegina sulla torta, sarebbe pure il caso che la suddetta necessità venisse adeguatamente pubblicizzata per un adeguato periodo di tempo, oltre che sul sito aziendale, anche con qualche annuncio sui giornali o la diffusione mediante uno dei tanti aggregatori che segnalano posizioni vacanti di lavoro, tanto per raccogliere un ampio ventaglio di candidature tra cui scegliere il migliore.

Tutto ciò è logico, almeno lo sarebbe. Peccato che nel caso in esame la logica e il rispetto delle norme alberghi poco dalle parti di via Berlino, sede della società autostradale in attesa del rinnovo della concessione, in quanto la scelta dei vertici per il nuovo responsabile dell’area comunicazione e pubbliche relazioni è nientemeno caduta su un laureato al Dams con specializzazione in spettacoli dal vivo, con ampia esperienza nel campo teatrale e dello spettacolo, privo della necessaria iscrizione all’Ordine dei giornalisti e che, probabilmente, di autostrade e di logistica ne azzecca poco. Probabilmente, anche se è una pura illazione di basso profilo, nel curriculum del nuovo responsabile ha fatto premio (e che premio!) l’essere stato uno stretto collaboratore di peso del vicepresidente della giunta provinciale di Bolzano, il Dem Christian Tommasini, probabilmente assai vicino anche ad un altro pezzo da 90 della stessa società autostradale (e dello stesso PD altoatesino), il direttore tecnico generale Carlo Costa.

L’amministratore delegato Pardatscher difende a spada tratta la scelta: «è stato un percorso di totale trasparenza cui hanno risposto numerosi professionisti e giornalisti». La società, a detta di Pardatscher ha costruito un profilo ottimale per la posizione sottolineando che «non cercavamo un giornalista, anche perché la scrittura di comunicati stampa rappresenta una minima parte del lavoro e non spetta al responsabile». Già, probabilmente in via Berlino ci si esercita più in rappresentazioni teatrali che in vera comunicazione e trasparenza, cosa per cui era necessario un uomo di spettacolo espressione dell’area progressista.

Sul tema è intervenuto con una dura nota l’Ordine e il sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige: «spiace rilevare che una società a totale capitale pubblico come l’Autostrada del Brennero disattenda una legge dello Stato. Senza esprimere alcuna valutazione sul prescelto altamente qualificato nel campo teatrale e dello spettacolo», Ordine e sindacato dei giornalisti parlano di «preoccupazione e sconcerto per il mancato rispetto della legge 150 sugli uffici stampa» Legge che «stabilisce che l’attività giornalistica di redazione di comunicati stampa e di contatti con gli organi di informazione deve essere in capo ad un giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti ed i contributi previdenziali di conseguenza vadano pagati a Inpgi e Casagit». Ordine e sindacato dei giornalisti concludono chiedendo «l’immediato ripristino del rispetto di leggi e regolamenti della professione giornalistica». Insomma, bocciatura su tutta la linea dell’operato di Pardatscher & Girardi.

Sulla questione ha annunciato un’interrogazione e una segnalazione alla Corte dei conti anche il consigliere provinciale della Civica Trentina, Claudio Civettini, secondo cui «siamo dinanzi all’ennesimo caso di mancato rispetto delle più banali regole di trasparenza e di rispetto delle leggi vigenti anche nell’autonomissima provincia di Trento. La nomina effettuata dalla società Autobrennero, posseduta in maggioranza dalla Regione Trentino Alto Adige e dalle due province di Trento e di Bolzano viola norme consolidate solo per fare l’ennesima lottizzazione politica, per di più non rispettando nemmeno il principio della professionalità e competenza. I vertici dell’Autobrennero abbiano il coraggio di ammettere l’infortunio e di fare marcia indietro, facendo un vero concorso aperto a tutti, rispettando le norme di legge in tema di requisiti professionali e di rispetto delle norme sulla pubblicità e trasparenza. Segnalerò il caso anche alla Corte dei conti, in quanto una nomina siffatta, in violazione delle regole e delle competenze basilari, comporta uno spreco di denaro pubblico».