Referendum Veneto: secondo il Pd il residuo fiscale non fa autonomia. Ma la Lega Nord smentisce

0
1083
referendum autonomia veneto sì
Presentata ricerca di UniPd: 89% gettito torna in regione. Bizzotto: «con l’autonomia simile al Trentino, in Veneto 22 miliardi di euro in più»

referendum autonomia veneto sìI soldi, gli schei, sono il pomo della discordia di due diversi studi sulle ricadute dell’autonomia speciale per il Veneto a poche settimane dal referendum consultivo pro autonomia.

Secondo una ricerca fatta da Luciano Greco, docente dell’Università di Padova, rilanciata dal PD del Veneto, il cosiddetto residuo fiscale, ovvero quanto dato allo Stato che torna nelle varie forme in Veneto, è un argomento che non deve “pesare” sui possibili vantaggi dell’autonomia regionale che si andrà a chiedere o meno con il referendum del 22 ottobre. Secondo Greco, l’89,01% di quando dato dai cittadini della regione Veneto torna “a casa” sfiorando la mitizzata Provincia autonoma di Bolzano che raggiunge il 90,84%. Di fatto, come ha detto Stefano Fracasso, capogruppo del Pd in Regione, l’eventuale rimanenza in Veneto del gettito fiscale potrebbe incidere in economie di gestione e nulla più, mentre ciò che conta del referendum e la maggiore attribuzione di competenze. 

«La ricerca – ha detto Fracasso – sconfessa le affermazioni del Governatore Luca Zaia che parla in un’occasione di un gettito fiscale di ritorno di 21 miliardi di euro ed in un’altra di 15,4 miliardi di euro, mentre la Lega parla addirittura di un residuo fiscale nazionale da 70 miliardi di euro, cifra che se fosse vera abbatterebbe in un sol colpo il deficit statale con buona pace dell’Italia e dell’Ue che ci alita sul collo». 

Di fatto, secondo la ricerca di Greco (che voterà “Sì” al referendum), evidenzia che nel 2014 (ultimo dato disponibile) il residuo fiscale primario era di oltre 9,5 miliardi di euro per una media tra il 2008 e lo stesso anno oltre 7,5 miliardi di euro, con un dato procapite di meno di 2.000 euro (2014) e di 1.500 euro sul periodo considerato. Se a questi dati si aggiunge il fatto che il Veneto deve concorrere alla copertura del deficit statale, ecco che il residuo fiscale che diventa “totale”, negli stessi periodi, cala a 3,5 miliardi di euro nel 2014, ad poco più di 1 miliardo di euro sul periodo con un rientro per cittadino di 700 euro nel 2014 e di 230 sul periodo.

La Lega Nord non è dello stesso parere: nello studio «I vantaggi dell’autonomia: Regioni d’Europa a confronto» presentato a Padova dall’europarlamentare Mara Bizzotto e da Michele Bacco, ricercatore statistico e già consulente della Cgia di Mestre, negli ultimi 10 anni il Veneto ha pagato allo Stato centrale, in termini di residuo fiscale, la stratosferica cifra di 185 miliardi di euro, la Lombardia addirittura 584 miliardi. Nessuna altra regione in tutta l’Unione Europa ha lasciato una cifra così enorme allo Stato centrale, nemmeno le ricche regioni tedesche o la Catalogna che sta chiedendo l’indipendenza. Un Veneto autonomo, sul modello del Trentino Alto Adige e con le stesse prerogative fiscali di Trento e Bolzano, avrebbe a disposizione ogni anno ben 22,1 miliardi di euro in più rispetto ad oggi, per un totale di oltre 27 miliardi di euro all’anno di capacità di spesa in capo alla Regione. 

Lo studio, commissionato dalla delegazione Lega Nord del Parlamento Europeo – Gruppo ENL, è stato realizzato sulla base di dati, numeri e informazioni ufficiali di fonti statistiche europee e nazionali (Commissione Europea, Ministero delle Finanze della Germania, Ministero delle Finanze della Spagna, Ragioneria dello Stato, ecc.). «I numeri sul residuo fiscale delle Regioni italiane negli ultimi 10 anni (2005 – 2014) certificano la grande ingiustizia fiscale che il Veneto subisce da tempo – spiega Bizzotto -. Basti pensare che in questo decennio la nostra Regione ha pagato la cifra mostruosa di 185 miliardi euro (con un picco di 21,7 miliardi nel 2007) pari a 38.239 euro procapite (bambini compresi). In pratica, negli ultimi 10 anni ogni cittadino Veneto ha regalato allo Stato una macchina di media cilindrata. In 10 anni questo enorme residuo fiscale ha inciso, negativamente, per il 12,7% del Pil Veneto: in soldoni lo Stato ha sottratto al Veneto, di solo residuo fiscale, il 12,7% del proprio prodotto interno lordo, con una punta del 14,8% nel 2007».