Le politiche per il lavoro e per il territorio nell’Euregio Tirolese

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irettore di Dipartimento Michael Mayr nel corso del suo intervento convegno dellEuregio sulle politiche per il lavoro e per il territorio
A Trento convegno sul mercato del lavoro euroregionale

irettore di Dipartimento Michael Mayr nel corso del suo intervento convegno dellEuregio sulle politiche per il lavoro e per il territorioPolitiche attive e passive del lavoro, ammortizzatori sociali, sfide e impegni futuri in un mercato del lavoro euro-regionale sempre più interconnesso: questi i temi affrontati presso Trentino School of Management di Trento nel seminario “Le politiche per il lavoro e per il territorio nell’Euregio – situazione attuale e prospettive future” organizzato da Lares, il laboratorio relazioni di lavoro e sindacali di Tsm, in collaborazione con l’IPL – Istituto promozione lavoratori (Alto Adige) e dalla Arbeiterkammer Tirol (Camera del lavoro del Tirolo), con il patrocinio del GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.

Dopo il saluto di Valentina Piffer, segretaria generale del GECT Euregio, ha preso la parola Antonella Chiusole, dirigente generale dell’Agenzia del lavoro della Provincia di Trento, la quale ha sottolineato che nel secondo trimestre 2017 il mercato del lavoro sta registrando indici di miglioramento, soprattutto sul versante dell’occupazione femminile. «Per raggiungere gli obiettivi di migliorare il mercato del lavoro – ha spiegato Chiusiole – sia sotto il profilo della quantità, maggiori occupati, che della qualità, dobbiamo integrare maggiormente le nostre politiche: le politiche industriali con quelle del lavoro, le politiche attive con quelle passive, le politiche sociali con quelle del lavoro. Tra le novità dal primo gennaio 2018 a livello nazionale verrà introdotto il reddito di inclusione per sostenere le famiglie più povere». 

Armin Egger, dell’Arbeiterkammer del Tirolo, si è soffermato sui “working poor”, persone che rimangono povere (meno del 60% del reddito medio) pur lavorando. In Tirolo sono 17.800, il 5% degli occupati, e si concentrano soprattutto nel turismo e nei servizi di supporto. Senza il sostegno pubblico sarebbero il 19% della forza lavoro. La sfida nei prossimi mesi in Tirolo, secondo Egger, sarà quella di arrivare a garantire un minimo per tutti i lavoratori a tempo pieno di 1.500 euro lordi mensili.

Prima del confronto moderato da Riccardo Salomone, presidente dell’Agenzia del lavoro del Trentino, ha preso la parola Michael Mayr, direttore del Dipartimento salute, sport, politiche sociali e lavoro della provincia di Bolzano: «dal 2015 l’occupazione sta crescendo molto in Alto Adige. Le difficoltà sono soprattutto stagionali, infatti oltre metà della disoccupazione dipende da dinamiche stagionali». In Provincia di Bolzano ad agosto si è registrato un +3,4% dell’occupazione su base semestrale e anche l’occupazione nel settore edilizio sta tornando a livelli pre-crisi. La Borsa lavoro offre attualmente 1880 posti di lavoro e nel piano 2013-2020 del lavoro in Provincia di Bolzano si sta raggiungendo un ottimo risultato per quanto riguarda i tirocini estivi dei ragazzi fra i 15 ed i 19 anni. «Nell’estate 2017 – ha sottolineato Mayr – sono stati proposti 6.200 tirocini, pari ad un terzo dei giovani nella fascia d’età fra i 15 ed i 19 anni. Spesso poi l’azienda nella quale si fa il tirocinio è anche l’azienda di primo impiego per i ragazzi».