Al vertice del Gruppo continuano le fibrillazioni sulla gestione del presidente Di Benedetto: probabile un regolamento di conti dopo lo scandalo che ha coinvolto la Compagnia
Il Gruppo assicurativo Itas chiude il bilancio del I semestre 2017 in deciso calo rispetto all’analogo periodo del 2016 a causa degli eventi atmosferici che hanno interessato gran parte del NordEst. L’utile consolidato di giugno a 7,8 milioni di euro (11,2 nel semestre 2016). Escludendo l’impatto straordinario delle avversità atmosferiche verificatesi nel semestre (10,2 milioni netti) l’utile raggiunge 18 milioni di euro.
La performance tecnica si mantiene su buoni livelli (COR 97,8%) nonostante l’incidenza dei danni causati dalle avversità atmosferiche. I premi dei rami danni sono in significativa crescita (+5,5%). In calo la raccolta vita ad elevato assorbimento di capitale in linea con l’andamento del mercato (-15%) con una raccolta netta che si conferma comunque positiva a 93 milioni di euro; in forte crescita la raccolta del comparto previdenziale (+19%).
Per il presidente Giovanni Di Benedetto «i risultati realizzati nel semestre confermano la solidità del Gruppo Itas sia sotto il profilo reddituale che patrimoniale. Il nostro principale obbiettivo è ora quello di massimizzare i ritorni della forte crescita realizzata per linee esterne negli ultimi due anni, nell’interesse di tutti gli stakeholders ed in primis dei nostri oltre 900.000 soci assicurati a cui vogliamo garantire un servizio di eccellenza».
«I dati di questo primo semestre confermano la solidità di Itas nonostante il contesto finanziario molto volatile e confermano altresì che vi sono le basi per portare la Compagnia a livelli ancora più elevati di performance tecnica e di efficienza – ha detto il nuovo direttore generale Raffaele Agrusti che ha sostituito Ermanno Grassi coinvolto nello scandalo finanziario che ha interessato la Società -. Nel comparto vita stiamo progettando nuovi prodotti che allineino gli interessi della Compagnia delle reti e dei clienti e che ci consentiranno in tal modo di invertire il trend di decrescita registrato anche in questo semestre».
La riunione del consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo trentino è stata tutt’altro che serena, visto che gran parte dei suoi componenti . ad iniziare da quelli dell’area tedesca – sembrerebbero criticare decisamente la conduzione della società da parte di Di Benedetto, sia nel caso dello scandalo che ha coinvolto l’ex direttore generale Ermanno Grassi, che le modalità scelte per la nomina di Agrusti, conterraneo e molto vicino a Di Benedetto, piuttosto che la valorizzazione di una risorsa intera.
A quanto risulta dalle indiscrezioni circolate nel dopo consiglio di amministrazione, molti membri avrebbero presentato un documento di forte critica nei confronti del presidente ritenuto responsabile di non avere sufficientemente vigilato sulla gestione Grassi, del quale la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio assieme a altre quattro indagati.