Saldo positivo per 323 attività, mentre gli altri settori sono in negativo per 662 unità
Il terziario continua a contrastare il calo delle imprese in Friuli Venezia Giulia. Secondo l’indagine congiunturale di Format Research sul secondo trimestre 2017, commissionata da Confcommercio regionale, a fine anno in regione saranno nate 6.597 nuove imprese (4.683 del terziario, 1.914 degli altri settori) e saranno cessate 6.936 imprese (4.360 del terziario, 2.576 degli altri settori).
Il saldo complessivo tra nuove imprese nate e imprese cessate (positivo, nel terziario, in tutte le quattro province: Udine +118, Trieste +88. Pordenone +77, Gorizia +40) sarà dunque ancora negativo: -339 imprese (+323 del terziario, -662 degli altri settori), per un tasso di crescita pari al -0,2%.
«Si tratta di una fotografia con dati in contrasto, ma con il terziario che traina faticosamente una ripresa che è purtroppo ancora in formato ridotto – osserva il presidente di Confcommercio Friuli Venzia Giulia, Alberto Marchiori – perdurando purtroppo fattori negativi come la pressione fiscale e la burocrazia. Questioni che purtroppo, mentre la Regione è impegnata a tutela delle Pmi, il governo non si impegna ancora ad affrontare come dovrebbe».
Considerazioni e statistiche sono emersi nella sede della Regione di Pordenone alla presenza del vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, e del direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani, che ha pure reso note le prime analisi sull’andamento della stagione dei saldi estivi in Fvg, che già evidenziano un incremento della percentuale media di sconto sulle merci: 40% (+8% su 12 mesi fa). In generale, sembra essere aumentato il numero di visite in negozio e appare in questo senso manifesta la connessione con il parallelo incremento dei flussi turistici nella regione.