Bolzonello: «copriremo il 50% delle spese con un tetto di 150.000 euro ad intervento»
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato in via definitiva, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, la delibera relativa al regolamento in materia di incentivi per programmi pluriennali di promozione all’estero da parte delle micro, piccole e medie imprese (Pmi) e di specifici comparti produttivi. Per la parte relativa alle Pmi, il requisito essenziale è quello della sede legale e operativa in regione.
Gli incentivi saranno concessi per programmi di durata non inferiore ai due anni. Le iniziative devono essere finalizzate al consolidamento e all’inserimento delle imprese nei mercati esteri. Sono ammissibili le spese per partecipazione a fiere e mostre, l’affitto di spazi espositivi, l’acquisizione di servizi per cataloghi, opuscoli e altro materiale illustrativo, anche on line, redatti in lingue diverse dall’italiano, e infine la realizzazione di consulenze e studi di mercato. L’intensità massima dell’incentivo è pari al 50% della spesa ammissibile, l’ammontare massimo a 150.000 euro.
Le Camere di commercio gestiranno, con procedura a bando, la parte amministrativa, applicando criteri valutativi, tra cui il livello qualitativo dei progetti in termini di potenziale di sviluppo economico. Punteggi aggiuntivi saranno attribuiti ai programmi che prevedono l’inserimento o il consolidamento delle aziende in mercati extra Ue, in particolare Russia, Cina, India, Brasile, Iran e Kazakistan. I progetti pluriennali di promozione all’estero dovranno essere realizzati e rendicontati entro un massimo di quattro anni dal ricevimento dell’incentivo.
Per quel che riguarda la promozione all’estero di specifici comparti, i beneficiari vengono individuati nei consorzi e nelle società consortili che non devono svolgere attività commerciali né avere fini di lucro. I consorziati, per almeno la metà, debbono essere imprese che svolgono attività industriali nel territorio regionale. Come per le Pmi, le iniziative finanziabili riguardano la partecipazione a mostre, fiere all’estero, consulenze e studi di mercato. Saranno ammissibili anche le spese relative all’acquisizione di servizi pubblicitari all’estero e di servizi per riunioni, seminari e conferenze. L’incentivo in misura massima potrà raggiungere il 50% della spesa ammissibile e l’ammontare non sarà maggiore ai 300.000 euro. Le iniziative dovranno essere realizzate e rendicontate entro l’anno successivo a quello di presentazione della domanda.