Mio: «chiudiamo a 24,7 milioni di euro di utile netto, il dato migliore dal 2010»
Credit Agricole FriulAdria archivia il primo semestre del 2017 con un utile netto pari a 24,7 milioni (+30% sullo stesso periodo del 2016) il quale, al netto delle poste straordinarie non legate all’operatività dell’istituto, tocca i 27,1 milioni cioè il dato migliore dal 2010.
I dati sono stati presentati a Venezia dal presidente dell’istituto di Pordenone, Chiara Mio, ed il direttore generale, Roberto Ghisellini, illustrando la relazione approvata dal consiglio di amministrazione. Nelle tabelle dei conti spiccano, in particolare, un incremento di nuove erogazioni di circa il 6% sul 30 giugno 2016 per un totale di 7.162 milioni, una flessione del 7% dei crediti deteriorati rispetto alla fine dello scorso anno e un’incidenza dei crediti problematici sul totale degli impieghi netti scesa al 6,4% contro un 7,2% di dodici mesi fa.
Rispetto all’andamento della clientela, Credit Agricole FrliulAdria ha registrato un incremento vistoso in Veneto (+11%, corrispondente a oltre 6.500 nuove posizioni) su un andamento generale in accelerazione di quattro punti. «E’ ragionevole ritenere – ha spiegato a questo proposito Mio – che le nuove posizioni in Veneto provengano esclusivamente o quasi dalla clientela delle ex banche popolari». La raccolta diretta nel periodo ha toccato i 7.457 milioni, (+5,7% sul 31 dicembre 2016) mentre quella indiretta raggiunge i 7.295 (+5,3%). Relativamente al piano industriale 2016-2019, la componente più evidente è l’ampliamento del business e dell’evoluzione digitale, con un modello di servizio con spiccate potenzialità elettroniche ormai adottato in un terzo delle filiali.