BMW, in Italia acquisti di componentistica per 1,75 miliardi di euro

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BMW i3 struttura telaio meccanica 3
Solero: «imprenditori italiani, indispensabile riconvertisi alle nuove tecnologie, ad iniziare dall’elettrico»

BMW i3 struttura telaio meccanica 3Nel comparto dell’automobile, cresce il valore aggiunto della componentistica: per Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia, «se negli Anni ’90 il 50-60% del valore aggiunto di un auto era dato dalla componentistica, oggi siamo mediamente al 70% e tendiamo al 80%».

Per BMW, una delle case automobilistiche leader nell’innovazione tecnologica e di prodotto, «questa crescita è dovuta prima all’introduzione dell’elettronica, da prodotti di pura meccanica, adesso dall’arrivo di diverse tecnologie, spesso sviluppate o co-sviluppate assieme a fornitori esterni». 

Solero ha fatto il punto sulla “ricaduta” italiana dell’attività del costruttore bavarese: «il nostro gruppo acquista in Italia ogni anno prodotti per 1,75 miliardi, inclusi 600 milioni da imprese italiane che hanno delocalizzato all’estero perché trova nei fornitori italiani, nelle Pmi, aziende leader nella tecnologia o nella capacità di lavorare i materiali». 

Questo per l’oggi: ma il domani? Solero ha idee chiare circa il futuro dell’automobile: «l’Italia come Paese e come comparto industriale deve andare decisa verso la mobilità del futuro: non dobbiamo e non possiamo perdere il treno dell’elettrico. Per farlo gli imprenditori italiani devono credere nella necessita di riconvertire le proprie aziende a nuove tecnologie», visto che un veicolo elettrico è decisamente più semplice di uno a combustione e necessità di una componentistica in buona parte del tutto nuova.