Vendemia 2017 nel Collio friulano: la produzione non cala, qualità eccellente

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Coronavirus e il vino
Princic: «lavoriamo per qualità e sostenibilità ambientale»  

Collio vigneti foto Mario Verin

Nessun calo di produzione, in linea con quella degli ultimi due anni, e qualità ottima, sui livelli delle annate “storiche” del 2009 e del 2011: é la vendemmia appena cominciata nelle vigne del Collio, una delle zone vitivinicole più pregiate d’Italia con una produzione che, per il terzo anno consecutivo, dovrebbe attestarsi intorno ai 75.000-80.000 quintali di uva, 50.000 ettolitri e 6,5 milioni di bottiglie. 

Per i 1.400 ettari di vigneti che disegnano le colline goriziane a ridosso del confine con la Slovenia, fra i fiumi Isonzo e Judrio, la stagione è andata «molto bene», spiega Robert Princic, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini del Collio. A caratterizzarla, diversamente da quanto accaduto in altre zone d’Italia, è stata «una bella regolarità», sia per il caldo, sia per le piogge. Il clima secco e ventilato, poi, ha consentito alle viti di arrivare alla vendemmia in uno stato sanitario «molto buono». E alla fine, le escursioni termiche fra la notte e il giorno delle ultimissime settimane ha dato una grande mano alla valorizzazione degli aromi. Solo nelle vigne più basse le brinate hanno creato qualche problema, ma assolutamente marginale e completamente irrilevante. 

Quelli che si prevedono nelle bottiglie del Collio targate 2017 saranno grandi vini, con buona persistenza e buona ricchezza aromatica, che faranno apprezzare ancora di più i bianchi, sia gli autoctoni (come Ribolla gialla, Friulano e Malvasia; intorno al 30% della produzione dell’area), sia gli “internazionali” (come Sauvignon, Pinot Grigio e Chardonnay), che costituiscono un altro 50-55% della produzione delle circa 300 aziende della zona. 

I mercati sono, in primo luogo, quelli italiano, americano, tedesco, austriaco, svizzero e giapponese, e «l’obiettivo – sottolinea Princic – è sempre quello della qualità. Lavoriamo per migliorarla, sempre, per rendere unici e immediatamente riconoscibili nel mondo i nostri vini e il nostro territorio. Per questo ora, come Consorzio, lavoriamo con grande impegno anche sulla sostenibilità ambientale: vogliamo tutelare i nostri grandi vini, ma anche l’ambiente delle colline del Collio, perché è unico, straordinario, veramente incontaminato, con i suoi paesaggi, la sua storia e le sue vigne, ed è la vera grande ricchezza di questo territorio e del suo futuro».