Friuli Venezia Giulia: più aiuti per creazione cooperative per lavoratori di imprese colpiti da crisi

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Lavoro sbarrato negozio sagoma persona
Bolzonello: «ampliamo e rafforziamo uno strumento per dare nuova occupazione e creare nuova imprenditoria»

Lavoro sbarrato negozio sagoma personaUna significativa e considerevole estensione delle modalità di sostegno regionale per la creazione di cooperative da parte di quei lavoratori colpiti da crisi occupazionali con l’obiettivo di incentivare attraverso l’autoimprenditorialità il loro reinserimento nel tessuto produttivo.

E’ quanto deliberato dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, recependo la proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, attraverso la modifica del regolamento concernente criteri e modalità per la concessione degli incentivi per supportare le imprese in difficoltà del settore manufatturiero e del terziario nel processo di recupero dei livelli di competitività e per il sostegno nella forma cooperativa nelle situazioni di crisi.

Il riferimento normativo è agli articoli 30 e 31 della legge 3/2015, la cosiddetta “RilanciapresaFvg”. «Ampliamo e rafforziamo – ha spiegato Bolzonello – uno strumento fortemente innovativo che coniuga gli incentivi all’occupazione con la creazione di nuove imprese, accompagnando i lavoratori messi in difficoltà dalla crisi e dalle delocalizzazioni in percorsi imprenditoriali condivisi, nello specifico assistendoli economicamente nella costituzione di una cooperativa. Una risposta – ha sottolineato Bolzonello – che affronta il problema occupazionale in maniera attiva, convertendo l’investimento pubblico nello sviluppo reale dell’economia, in linea con i provvedimenti attuati in questi anni che hanno contribuito ad un parziale recupero delle condizioni pre-crisi in Friuli Venezia Giulia». 

In dettaglio, oltre ai contributi per l’acquisizione di consulenze (come prevedeva il precedente regolamento), sono state introdotte tre nuove tipologie di sostegno: per le spese finalizzate al primo impianto della cooperativa (adeguamento o ristrutturazione di immobili, realizzazione sito internet, locazione di locali adibiti ad esercizio attività e acquisto di materiali e servizi relativi a pubblicità e attività promozionali); per i costi concernenti all’accesso al credito (istruttoria e pagamento premio per ottenimento garanzie da banche e istituti assicurativi, oneri finanziari legati all’effettuazione di operazioni di finanziamento); per le spese finalizzate alla realizzazione di investimenti (acquisto e locazione finanziaria di impianti, macchinari, attrezzature, dotazioni d’ufficio e di diritti di brevetto, di licenze di know-how e di diritti di utilizzazione di nuove tecnologie produttive e programmi informatici). 

Il limite massimo di contributo concedibile per domanda viene fissato a 400.000 euro, mentre è stata resa definitiva la regola dell’ammissibilità delle spese sostenute anche antecedentemente alla presentazione della domanda di contributo. Per quel che riguarda il sostegno finalizzato all’atto di costituzione della cooperativa, consta in un contributo a fondo perduto pari al 50% del capitale sociale che risulta sottoscritto al momento della presentazione della domanda, con un limite massimo di 40% euro. A differenza delle altre misure a favore delle imprese, le funzioni amministrative per gli incentivi destinati all’autoimprenditorialità declinata nella cooperazione non verranno delegate alle Camere di commercio, ma saranno gestite direttamente dall’Amministrazione regionale. Infine, nell’ottica di semplificare l’accesso ai contributi, il nuovo regolamento alza il limite della modalità di pagamento in contanti delle spese ammissibili a 2.999,99 euro.