Appuntamento al Teatro giardino di Palazzo Zuckermann di Padova con “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone accompagnati da i Solisti dell’Accademia
Sabato 26 agosto (ore 21.00) al Teatro giardino di Palazzo Zuckermann di Padova appuntamento con il concerto de “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone che conclude ufficialmente l´Accademia de “I Solisti Veneti”.
Per il terzo anno consecutivo, numerosi giovani, formidabili solisti di strumenti ad arco italiani e stranieri, molti dei quali già ben noti, vincitori di concorsi nazionali e internazionali studieranno e suoneranno con “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone negli stupendi ambienti della storica Villa Contarini di Piazzola sul Brenta per l’organizzazione della Fondazione Villa Contarini G.E. Ghirardi Onlus. Il direttore e i notissimi solisti dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo trasmetteranno a questo gruppo scelto di giovani musicisti l’amore e la conoscenza della vita dei grandi compositori veneti e dei problemi interpretativi e testuali delle loro opere suonando sulle partiture autografe dei compositori medesimi e trasmettendo loro il frutto delle esperienze concertistiche raccolte in oltre 90 Paesi in ormai quasi sessant’anni di successi.
Si tratta di un’iniziativa molto applaudita che l’Orchestra veneta svolge pur senza avere fino ad oggi trovato finanziamenti pubblici nè privati, a parte le importanti borse di studio e il sostegno all’attività dei solisti più dotati concessi dal Rotary Club Padova e da “Padova Ospitale”. I corsi organizzati come seminari individuali e prove d’insieme, sono tenuti dalle prime parti de “I Solisti Veneti”: Lucio Degani (violino), Giuseppe Barutti (violoncello) e Gabriele Ragghianti (recentemente nominato Presidente dell’Associazione mondiale dei contrabbassisti), nonché dal direttore Claudio Scimone e dai musicisti de “I Solisti” per le prove d’insieme. Il musicologo Franco Rossi, direttore e docente del Conservatorio di Venezia cura la parte storica e musicologica; sarà presente anche Claire Fonvieille della Bibliothèque Nationale di Parigi.
Due dei più virtuosistici concerti di Vivaldi incorniciano il programma della serata: in apertura lo sfolgorante Concerto in si minore per quattro violini, violoncello e archi, decimo concerto della sua Opera Terza, l´Estro Armonico, e, in chiusura, l’acrobatico Concerto in re maggiore RV 212 per violino e archi, scritto nel 1712 per la S. S. Solennità della lingua di Sant´Antonio in Padova e celebre per l´evocazione dell´eloquio del Santo padovano, famoso avvocato e oratore, nelle lunghe e difficili cadenze del violino solista. Immortali anche le due pagine tartiniane che seguiranno: il Concerto in sol minore D 86 per violino e archi e il Concerto in re maggiore per violoncello e archi (scritto per l’amico e collaboratore di Tartini nella Cappella Antoniana, il violoncellista Antonio Vandini). Al contrabbasso invece, quale solista, saranno affidati il Concerto in la maggiore per contrabbasso e archi di Domenico Dragonetti e la virtuosistica Fantasia su “La Sonnambula” di Bellini di Giovanni Bottesini.