Nel terzo trimestre bolletta in aumento di 383 euro
L’energia elettrica continua a costare molto cara agli artigiani e alle piccole imprese italiane che, in media, pagano l’elettricità il 29% in più rispetto alla media dell’Unione europea, con le conseguenti ripercussioni sulla loro competitività sui mercati internazionali.
Il divario è destinato a peggiorare visto che nel terzo trimestre 2017 la bolletta dei piccoli imprenditori è in aumento di 383 euro rispetto al trimestre precedente, portando così a 11.478 euro il costo medio annuo dell’energia per una piccola impresa. La denuncia arriva da una rilevazione di Confartigianato i cui si analizzano squilibri e distorsioni che, nel mercato energetico, penalizzano proprio i piccoli imprenditori.
«Le nostre piccole imprese – sottolinea il presidente Giorgio Merletti – pagano di elettricità, in media, 2.572 euro in più all’anno rispetto alle Pmi dell’area euro. Il costo dell’energia rappresenta un pesante fardello che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa».
A gonfiare il prezzo dell’energia per le piccole imprese italiane sono soprattutto gli oneri fiscali e parafiscali che pesano per ben il 39,7% sull’importo finale in bolletta.